Recuperare alloggi per le giovani famiglie e predisporre abitazioni per studenti, con affitti per entrambe le categorie. Questo è l'ingrediente principale della “ricetta per il ventro storico” proposta oggi dal movimento 5 Stelle di Perugia, intervenuto sul dibattito relativo alla crisi dell'acropoli in concomitanza ad una nota del sindaco Boccali (leggi).
“Il centro per noi deve divenire zona pedonale, con esclusività limitata ai residenti e ai fonitori dei negozi (in orari predefiniti)”, ha scritto il movimento in un comunicato alla stampa. “Inoltre, per rispondere alle proposte sentite in questo periodo, non pensiamo che sia la somministrazione di alcool, l'aumeto del trafficio automobilistico o altre cose simili il motore trainante del centro storico, ma la cultura, l'artigianato, i prodotti tipici locali e la possibilità di passeggiare tranquillamente con la famiglia anche la sera a mezzanotte (anche introducendo una maggiore ma più efficiente illuminazione con i led); ci imamginiamo un centro per tutti, famiglie, single, giovani e meno giovani e non per teppisti, spacciatori o alcolizzati”.
Secondo il movimento, è necessario “riconferire specificità al centro e il carattere di borgo popolare e artigianale, attraverso il piccolo commercio, i mercatini di produzioni tipiche e locali, le botteghe artigiane e di artigianato tipico artistico, ideando appositiamente un marchio/logo che identifichi il circuito commerciale del centro storico, come garanzia di qualità e di 'località'”. In questo modo, secondo il gruppo, si potrebbe anche trovare il modo di risolvere il problema dei “parcheggi blu e degli alti costi del trasporto pubblico”, attraverso un “sistema di rimborso/esenzione dal pagamento dei mezzi pubblici o dei parcheggi, per gli acquirenti che effettuano un minimo di acquisti nel circuito commerciale contrassegnato dallo specifico logo”.
Infine il movimento richiama l'attenzione sul tema di recente accantonato del Mercato Coperto: ” in analogia a quanto avviene in altre città europee, pensiamo che il mercato coperto andrebbe concepito come mercato tipico e ricco di specificità della città e dell’Umbria, un mercato variopinto di colori e profumi, dove si possa comprare di tutto: dalla frutta e verdura, alla carne, al pesce, ai prodotti eno-gastronomici locali. Un mercato vivo e vivace, che sia un punto di riferimento per chiunque cerchi qualcosa di tipico, sia in termini di prodotti, che di atmosfera”.