Alla Sala Pegasus di Spoleto venerdi 1 dicembre alle 21.30 va in scena il nuovo appuntamento della rassegna cinematografica “Visioni d’Autore”, organizzata in collaborazione con il Comune di Spoleto e con l’associazione culturale Maia.
Si tratta del quindicesimo incontro dell’anno solare e stavolta protagonista sarà il film “Controfigura”, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia in occasione della Biennale del 2017 e vincitore del Eurimages Lab Project Award al Karlovy Vary Film Festival.
La pellicola è il primo lungometraggio della regista Rä di Martino, già vincitrice del Premio Siae e del Premio Pontecorvo alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo mediometraggio “The Show Mas Go On’” e presente in sala per il consueto dibattito post proiezione, con la conduzione di Graziella Bildesheim dell’associazione culturale Maia.
Il film tratta la vicenda di una troupe che gira per Marrakech e nelle zone limitrofe alla ricerca di piscine da usare come locations per il remake di un film americano degli anni 60 (il riferimento è al film “The Swimmer” con Burt Lancaster del 1968), la cui trama è quella di un uomo che attraversa una contea, piscina per piscina, per arrivare a casa sua.
Nello specifico il film segue Corrado (Corrado Sassi), la controfigura dell’attore principale, usato per provare movimenti, inquadrature e locations che poi dovranno diventare quelle dell’attore protagonista (Filippo Timi).
Nel mentre subentrano in maniera sempre più preponderante gli attori veri e propri del film (tra cui è da segnalare anche la presenza di Valeria Golino), i quali cercano di trovare la propria dimensione sul set.
Il tutto è inserito in una continua ricerca di un film che tenta di trovare la propria anima attraverso i suoi interpreti e le locations in cui sarà ambientato, senza mai riuscirci davvero. Gli eventi sono arricchiti da un meraviglioso inciso che vede due ragazzi fare da controfigure agli attori in una scena di coppia.
Si tratta di un film sperimentale, al di fuori dei canonici schemi dei vari generi cinematografici, che vive in equilibrio sul filo sottile tra realtà e finzione. Per l’intera durata della pellicola vi è l’alternanza e la sovrapposizione del girato recitato, delle reali difficoltà degli attori sul set e del lavoro della troupe nella sua interezza.
È una metanarrazione brillante ed originale di un work in progress che gioca sul rapporto tra arte e cinema, con l’intenzione di fornire allo spettatore le chiavi per dare la sua personalissima soluzione.
La metafora delle piscine è perfetta, poichè ognuna di esse indica la porta per una nuova dimensione e per un nuovo punto di vista ed ogni volta che la controfigura o l’attore si tuffano aprono un nuovo capitolo del racconto.
Uno spazio importante è dedicato alla presenza di riprese fantastiche, occhi per ammirare una grande diversità e una grande ricchezza di ambienti.
Si passa dalle strade di Marrakech, da quelle più popolari a quelle più borghesi, a sperduti deserti in cui Corrado corre senza sosta, o ancora a meravigliose ville situate nel verde più assoluto fino ad arrivare all’ultimo specchio d’acqua.
Lo spettatore ha la sensazione di vivere lo spirito e l’odore di quei luoghi, di provare il calore bruciante del Marocco e di sentire le mille voci che popolano le feste e gli eventi della città.
Nonostante la presenza di attori di caratura importante come il perugino, iscritto all’Albo d’oro del capoluogo umbro, Filippo Timi e Valeria Golino, protagonista anche in importanti produzioni estere.
Il film trova la sua forza in altri elementi e non vive delle interpretazioni dei suoi attori di cartello, ma anzi si diverte ad osservarli in modo da far esaltare solo ciò che è funzionale, anche a costo di limitarne il recitato.
Filippo Timi soprattutto è visto più come attore, che come personaggio che deve interpretare, così anche Valeria Golino è catturata in momenti sul set dove è alle prese con questioni private, più che vederla nei panni del suo personaggio.
Salvo poi scegliere esattamente il momento giusto per far ricordare a tutti il grande talento di questi due attori, permettondo loro di esprimersi al meglio.
Una piccola curiosità riguarda lo splendido spin logo di Dugong Films, produttore di Controfigura, realizzato dallo stesso autore dello spin logo della Sala Pegasus, ovvero il talentuoso Pietro Elisei.
di Jacopo Fioretti
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CONTROFIGURA
Un film di Rä di Martino
Vincitore del Eurimages Lab Project Award al Karlovy Vary Film Festival
Cast: Corrado Sassi, Filippo Timi, Valerio Golino, Younes Boubab, Nadia Kounda, Nisrine Adam, Ahmed Zaitouni
Durata: 75 minuti