Trasimeno

La Regione promuove il Trasimeno con una grigliata di… lucci protetti, Wwf: punire il responsabile

Venite in Umbria, al Trasimeno, per una bella grigliata di… lucci. Peccato che la grigliata che compare sul portale turistico della Regione appare più come un invito al reato che una promozione turistica. Perché il luccio, come denuncia il Wwf Umbria, è specie protetta dal 2011.

Tra l’altro, denuncia ancora il Wwf, in quello che viene decantato come “piatto tipico del Trasimeno“, i pesci apparirebbero sotto misura (quella minima era di 60 cm). “La cattura e la commercializzazione oggi costituiscono un atto illegale” denuncia il Wwf Umbria.
Ce aggiunge: “Sarebbe come voler promuovere l’immagine della Regione Umbria, attraverso l’invito a consumare in qualche località tipica umbra uno spiedo di pettirossi e fringuelli, atti che configurano un azione illegale, un reato“.

Un fatto inqualificabile – commenta ancora il Wwf – quasi un’ istigazione a delinquere visto che le immagini riprodotte invitano e ‘solleticano’ alla consumazioni dei pesci (i lucci oggi particolarmente protetti), la cui cattura oggi costituisce un illecito punito dalla legge“.

La foto vecchia

Per il Wwf non è una giustificazione il fatto che la foto scelta possa essere vecchia: “Anche se la foto fosse vecchia, questo non giustificherebbe minimamente l’accaduto, decantando la consumazione di una specie protetta, segnalando al lettore, al pubblico, la becera improvvisazione di chi gestisce un sito pubblico e ufficiale che non dovrebbe essere lasciato alla incompetenza di un gestore ‘la qualunque’, colpevole di ignavia, che ha messo in ridicolo non solo l’Ente pubblico, ma l’intero popolo umbro“.

“Qualcuno ha toppato”

Né, per il Wwf, si può ritenere che i lucci della foto provengano da allevamenti o da fuori regione. “Perché altrimenti – argomentano gli ambientalisti – non avrebbe senso la ‘manfrina’ evocativa del piatto tipico locale… della tipicità“.

Il Wwf Umbria, chiede, con la rimozione del post incriminato, le scuse ufficiali dell’Assessorato. E “la punizione del responsabile“. Quel “qualcuno” che, evidentemente poco esperto di pesca (e di tavola), “ha toppato“.