La polizia provinciale di Perugia tornerà ad occuparsi di controlli in materia di caccia e pesca. E’ quanto prevede la convenzione siglata con la Regione Umbria, il cui schema è stato approvato dal Consiglio provinciale (con una sola astensione).
La convenzione non prevede l’attribuzione di “funzioni” a pieno titolo, ma una collaborazione in grado di restituire al Corpo di polizia provinciale quella identità e autenticità tipica che lo distingue dalle altre forze dell’ordine.
In particolare, la Regione affida alla Provincia la vigilanza e il controllo in materia ittico venatoria, oltre al supporto operativo nei sopralluoghi tecnici propedeutici al rilascio di autorizzazioni da parte della Regione ed eventuali verifiche a seguito di segnalazioni di irregolarità.
Soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente Sandro Pasquali che, nel ricordare il confronto leale e approfondito tra tutte le parti coinvolte, ha sottolineato l’importanza di essere riusciti a trovare un percorso condiviso che “non solo riconosce il valore dell’esperienza e delle competenze del Corpo, ma guarda anche al futuro, con la volontà di consolidare e valorizzare il ruolo fondamentale che la Polizia Provinciale svolge nella gestione delle risorse naturali e nella protezione dell’ambiente”.
La convenzione è stata illustrata all’assemblea dal consigliere delegato al Personale e alla Polizia provinciale Riccardo Vescovi, che ha definito questo momento “un giorno significativo per la Provincia di Perugia e per tutta la comunità”.
“Con la convenzione tra Regione Umbria e Provincia di Perugia – ha spiegato – viene finalmente restituito un ruolo fondamentale al Corpo di Polizia Provinciale: quello della vigilanza e del controllo in materia venatoria e ittica. Per anni, l’assenza di queste funzioni ha lasciato il territorio privo di controlli adeguati, compromettendo l’efficacia delle normative e mettendo in discussione la capacità delle istituzioni di tutelare settori strategici. Il ripristino delle attività di vigilanza rappresenta dunque una svolta decisiva, ma è solo un primo passo. Ora è essenziale accompagnare questo risultato con un rafforzamento dell’organico della polizia provinciale, così da garantire una presenza capillare ed efficace sul territorio. Solo in questo modo sarà possibile rendere pienamente operative tutte le funzioni previste dalla convenzione. L’accordo tra Regione e Provincia colma un vuoto normativo e operativo, riaffermando un impegno comune nella tutela del patrimonio ambientale e faunistico. Adesso – ha concluso – serve continuità, visione e determinazione per consolidare e rafforzare questo presidio pubblico fondamentale, a beneficio di tutta la comunità”.