La Provincia di Perugia torna ad assumere. Con i voti favorevoli della maggioranza e contrari della minoranza, il Consiglio provinciale ha approvato il “Piano del fabbisogno di personale per il triennio 2021/2023”. Ad illustrare nel dettaglio i termini della delibera, la consigliera con delega al personale, Erika Borghesi.
In totale le assunzioni previste per il 2021 sono 19 così ripartite: 2 ‘Istruttore tecnico direttivo’ cat. D; 1 ‘Istruttore amministrativo direttivo’ cat. D; 2 assunzioni di unità di categoria D mediante utilizzo di graduatorie di altri enti; 1 ‘Istruttore amministrativo’ cat. C; 1 ‘Istruttore tecnico’ cat. C; 10 “Agente tecnico” cat. B-B3, una procedura di stabilizzazione di una unità con il profilo di Ingegnere civile ed 1 ‘Agente di vigilanza’.
“Il budget per assunzioni 2021 risulta pari ad € 736.967,71 – ha spiegato Borghesi – calcolato sul 100% delle cessazioni e sulla base dei dati finanziari di cui al consuntivo relativo al 2020 e comprensivo del 25% delle cessazioni ante Fornero. Quanto deciso è stato preceduto da una ricognizione delle esigenze di personale operata dalla Direzione Generale e dell’assoluta necessità, a garanzia della funzionalità dei servizi dell’Ente, di reintegrare l’organico dell’Ente delle professionalità necessarie. Ricordo che l’organico della Provincia al 1 maggio 2021 risulta essere composto da 423 dipendenti e 11 dirigenti”.
Invece, per quanto riguarda le assunzioni del triennio 2021-2023 di personale appartenente alla categorie protette di cui alla legge 68/1999, “in base ai conteggi aggiornati sul numero di disabili da computarsi ai fini della quota d’obbligo non solo risulta totalmente coperta, ma al contrario vi sono eccedenze rispetto a quanto stabilito dalla Legge citata.
Non si registrano, inoltre, esuberi – ha continuato la Consigliera – semmai carenze di personale”.
Inoltre, “si ritiene indispensabile avviare percorsi di riqualificazione del personale dipendente attivando procedure di progressione verticale riservate al personale di ruolo. A tal fine, i profili individuati sono: 1 posto di “Istruttore Tecnico direttivo”, cat. D; 1 posto di “Istruttore amministrativo direttivo”, cat.D; 1 posto di “Istruttore amministrativo”, cat.C; 1 posto di “Istruttore Tecnico”, cat.C; 1 posto di “Collaboratore amministrativo”, cat. B3.
“Per gli anni 2022-2023 – ha concluso Borghesi – la programmazione sarà oggetto di successiva adozione in considerazione delle modifiche all’assetto normativo di riferimento e del fatto che per il 2021 e il 2022 non sono disponibili dati previsionali riferiti al collocamento a riposo di dipendenti dell’Ente.
“Tale Piano di fabbisogno è stato sottoposto al Collegio dei Revisori dei Conti che ha espresso parere positivo. Inoltre è stato trasmesso alle organizzazioni sindacali, alle rsu che hanno espresso anch’esse parere favorevole ed è stata data informazione al Comitato Unico di Garanzia”.
Nelle dichiarazioni di voto Marcello Rigucci avrebbe auspicato che ci fossero stati più manutentori, “magari utili per le scuole visto il gran numero di edifici scolastici di proprietà provinciale”.
Andrea Lignani Marchesani ha sottolineato la necessità di un numero maggiore di agenti tecnici “dato che le maggiori competenze della Provincia sono Edilizia scolastica e Viabilità. Non vediamo in questo momento la necessità di ulteriore personale amministrativo. Inoltre, alla luce dello smarrimento vissuto in questi ultimi anni dai dipendenti sarebbe stato preferibile qualificare maggiormente il personale interno”.
“La vera notizia è che finalmente si torna ad assumere – sono le parole di Federico Masciolini – e questo si inserisce in un periodo particolare delle Province in cui l’azione nelle funzioni fondamentali già sono un punto fermo. Il monte lavoro al quale questo ente sarà chiamato da qui ai prossimi anni è di notevole consistenza e alla luce di questo è evidente che parallelamente ai tecnici sono necessarie procedure molto complesse che necessitano di profili amministrativi”.
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