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La Provincia di Perugia “garantisce” il diritto allo studio ad alunni non vedenti

Con i due importanti libri di testo di matematica e chimica, scritti in Braille, la Provincia di Perugia permetterà alla studentessa non vedente Arianna Frappini, di frequentare il secondo anno del Liceo delle Scienze Umane presso l’Istituto Omnicomprensivo “Dante Alighieri” di Nocera Umbra, al pari dei suoi compagni di classe. L’emozionante momento della consegna dei volumi è avvenuto stamani in Provincia di Perugia da parte dell’assessore provinciale Stefano Feligioni, insieme ai presidenti regionale e provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, rispettivamente Emilio Vantaggi e Raniero Pericolini e la dottoressa Enrica Tosti, componente del consiglio dell’associazione.

“E’ un momento importante – ha commentato l’assessore – poiché grazie al gesto della Provincia di Perugia si garantisce il diritto allo studio per soggetti svantaggiati. È un dovere – ha continuato – delle istituzioni e della politica garantire l’accesso al sapere per rendere i cittadini consapevoli”. Ed è proprio l’aspetto dell’aver garantito il diritto allo studio che si è soffermato il Presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi che ha tenuto a sottolineare “la vicinanza della Provincia di Perugia ai cittadini, soprattutto quando si hanno difficoltà”. Guasticchi ha poi voluto ricordare il percorso sensoriale allestito in alcune sue parti con metodo Braille ad isola Polvese.

“E’ nostra precisa intenzione potenziarlo – ha detto – a conferma di quanto avvenuto anche stamani nella nostra sede con Arianna Frappini, dell’impegno nel sociale da parte dell’Ente”. Ricordiamo che l'Unione italiani dei ciechi e degli ipovedenti di Perugia si è dotata di una stamperia Braille nell'anno 2005. La stampante 'Impacto 600' prodotta dalla Once, Organización National de Ciegos Espanoles, è stata donata all'associazione di Perugia dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e dal Monte dei Paschi di Siena, con un investimento di 26mila euro, oltre ad ulteriori 20mila euro occorsi per l'acquisto di accessori vari, quali: fascicolatrice, scanner, computer e rilegatrice.

La stampante, come nelle previsioni della stessa Uic di Perugia, ha rappresentato una “rivoluzione” per gli oltre 2.200 minorati della vista della regione Umbria. La stamperia braille ha consentito e consente tuttora di produrre testi personalizzati in scrittura braille per ciechi di tutte le età, in particolare l'aspetto qualificante della operatività della stamperia è dato dalla produzione di testi scolastici per studenti inseriti nella scuola pubblica di ogni ordine e grado. Di media circa 80 di detti studenti tra ciechi assoluti ed ipovedenti usufruiscono del servizio che dà loro la possibilità di ricevere in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico i testi assegnati dalle direzioni scolastiche. Parte di questi, gli ipovedenti gravi, usufruiscono della produzione di libri stampati a caratteri ingranditi o informatici. Dal 2005 ad oggi sono stati prodotti circa 800 volumi in formato braille, considerando che un normale libro di scuola può equivalere a 5-6 volumi braille, ad esempio il libro dei Promessi sposi corrisponde a circa 7 volumi Braille. L'adattamento dei libri al formato braille è molto complesso, perché richiede la trascrizione dei dati in codice a 6 punti, effettuata da personale appositamente formato.