Le Officine Manutenzioni Cicliche di Trenitalia continueranno a garantire – secondo quanto definito dal Piano d’Impresa 2011-2015 – gli attuali livelli di produttività, assicurando ai lavoratori un monte orario invariato: a renderlo noto è la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, informando che ieri, nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini a Perugia, su iniziativa della Regione Umbria, si è tenuto un incontro con l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Presenti, oltre all’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, anche il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, il presidente di Italfer, Maria Rita Lorenzetti, l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi. “L’incontro è servito ad allontanare le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori – spiega la presidente Marini – destate da un’apparente aumento di esternalizzazione dei lavori e, di conseguenza, da un rischio di ridimensionamento produttivo. Al contrario, l’amministratore di Trenitalia – nel corso del confronto – ha invece precisato che la mole di lavoro all’interno delle Officine rimarrà invariata, visto che la sede di Foligno è dedicata alle lavorazioni più pregiate. La notizia, in questo momento caratterizzato da una congiuntura economica difficile – ha aggiunto – è sicuramente rassicurante non solo per il futuro dei lavoratori, ma anche per la tenuta economica della nostra regione”. “Quella delle Officine – ha riferito la presidente Marini – è una storia lunga che ha avuto inizio nel 1911 quando fu avviata la costruzione del nucleo originale dell’impianto che si sviluppava su un’area di 110 mila metri quadrati. Ancora oggi l’impianto continua ad avere un ruolo importantissimo non solo per Foligno, ma per tutta l’Umbria. Quella di Foligno – ha aggiunto – resta la più grande officina di manutenzione in Italia con circa 470 dipendenti di Trenitalia ai quali si aggiungono i lavoratori che lavorano con le ditte esterne sulla base di appalti. Complessivamente nel sito di Foligno le ore lavorate in un anno sono 485 mila ore quasi tutte dedicate alla manutenzione delle locomotive elettriche del trasporto regionale e di quello di media e lunga percorrenza”. “Malgrado la riorganizzazione del sistema ferroviario italiano abbia avuto ripercussioni dal punto di vista occupazionale, il ruolo dell’impianto di Foligno rimane di primo piano, visto che può contare su personale e mezzi altamente qualificati e sulla stessa centralità ferroviaria di Foligno, che continua ad essere un centro di riferimento fondamentale per i trasporti”.