Terni

La PET di Terni compie 10 anni | Eccellenza dell’ospedale

Oltre dieci anni di utilizzo per diagnosi di precisione. Era l’aprile 2014 quando all’ospedale Santa Maria di Terni iniziavano i lavori per l’installazione della PET (Tomografia a Emissione di Positroni) finanziata dalla Fondazione CARIT. Oggi, a distanza di oltre un decennio, la Medicina Nucleare celebra questo anniversario con orgoglio, ricordando un percorso di crescita che ha reso la struttura un punto di riferimento per l’Umbria e non solo.

10 anni di PET a Terni

Chi non sa cosa sia una Pet farà fatica a capire cosa c’è dietro il reparto di Medicina Nucleare, visto che la maggior parte dei pazienti sono malati oncologici. Entrare in reparto per svolgere l’esame è già una scommessa vinta e trovare personale come quello dell’ospedale di Terni è cosa rara. Speranze, attese, emozioni, ogni persona in sala d’attesa vive un momento unico che non può condividere con nessuno: è una questione tra il male e il bene, spesso tra vita e morte. E niente è scontato. Il tempo non esiste più, esiste solo quello della coscienza. Essere accolti e accompagnati, perché di viaggio si tratta, da questi professionisti rende il cammino, per quanto possibile, più disteso e accettabile. Un’umanità diffusa circonda questo reparto che deve essere riconosciuto come reparto di eccellenza dell’ospedale Santa Maria di Terni. Avere nella propria città la possibilità di svolgere un esame così delicato e prezioso fa davvero la differenza per tutti i pazienti che hanno necessità.

Pazienti e pazienti

Ogni giorno in reparto arrivano pazienti da tutta Italia, chi da Firenze, chi da Napoli, chi da Roma e tutti hanno una storia comune che si intreccia a quella personale dei professionisti del Santa Maria. Perché alla fine ci si sente un po’ in famiglia e le storie di uomini e donne, giovani e meno giovani, purtroppo giovanissimi, si intrecciano in speranze e preghiere comuni. La gioia, il dolore di un esito vengono condivisi e ci si sente meno soli. Tutti sono pazienti. Si può vedere Giancarlo che in sala ha una parola per tutti e racconta storie su storie per distogliere la mente dei pazienti da pensieri negativi, oppure puoi incrociare Fausto e Daniele, amici e colleghi che accolgono tutti col sorriso e cercano di alleviare il peso dei macigni che trasportano le persone che entrano: oppure la dolcezza e l’empatia di Alessandra e Orietta, tutti coordinati da Sandro. Questi sono gli infermieri e abbiamo nominato soprattutto loro perché sono quelli che si fanno carico in prima battuta degli sfoghi di tutti. E quanta pazienza! Ovviamente c’è poi tutta l’altissima professionalità dell’equipe composta da Roberta Falchi, Christos Anagnostou, Sarah Conti, Luisa Loconte, il coordinatore TSRM Lucio Moscetti, per il personale tecnico Corinne Colagrande, Moira Costantini, Alessandro Di Giuli, Neda Grilli, Simona Mezzetti, Vanessa Pollini e Paola Sillani. Ogni professionista di questo reparto ha un ruolo unico e insostituibile che lo rende ingranaggio di un meccanismo eccellente.

I vantaggi della Pet

L’attivazione della PET ha rappresentato un salto di qualità per la sanità ternana. In questi dieci anni la Medicina Nucleare ha ampliato progressivamente le proprie competenze, introducendo nuove metodiche e consolidando un approccio multidisciplinare che mette al centro il paziente. Il reparto, diretto dal dottor Fabio Loreti, con il coordinamento tecnico del dottor Lucio Moscetti e quello infermieristico del dottor Sandro Bonifazi, ha saputo coniugare innovazione tecnologica e attenzione umana, garantendo prestazioni di alto livello e percorsi assistenziali sempre più personalizzati. Oggi la Medicina Nucleare offre un ventaglio di prestazioni che spaziano dalla diagnostica di precisione alle terapie mirate.

Loreti “Evase oltre 3mila PET”

“Quando abbiamo avviato l’attività della PET – spiega il dottor Loreti – sapevamo di compiere un passo decisivo per la diagnostica oncologica e non solo. In questi dieci anni abbiamo visto crescere costantemente il numero degli esami siamo passati dalle 600 PET del primo anno alle attuali 3000. Inoltre ogni anno abbiamo ampliato la varietà delle metodiche disponibili e introdotto nuove applicazioni. Un esempio significativo è l’introduzione della PET con PSMA, che ha rivoluzionato la gestione del carcinoma prostatico, consentendo di individuare recidive e metastasi con una precisione impensabile fino a pochi anni fa. Questo percorso non è stato soltanto tecnologico, ma anche culturale e organizzativo: la PET è diventata parte integrante dei percorsi clinici multidisciplinari. Guardando al futuro, il nostro impegno è continuare su questa strada, investendo in nuove metodiche e rafforzando la collaborazione con gli altri reparti. Questo traguardo non sarebbe stato possibile senza il lavoro quotidiano e appassionato di tutti i collaboratori: i medici, i tecnici e gli infermieri che, con professionalità e dedizione, hanno reso la Medicina Nucleare un reparto di eccellenza. A loro va il mio più sincero ringraziamento”.

Fanno parte del team i medici di Medicina Nucleare Roberta Falchi, Christos Anagnostou, Sarah Conti, Luisa Loconte, il coordinatore TSRM Lucio Moscetti, per il personale tecnico Corinne Colagrande, Moira Costantini, Alessandro Di Giuli, Neda Grilli, Simona Mezzetti, Vanessa Pollini, Paola Sillani, il coordinatore infermieristico Sandro Bonifazi, il personale infermieristico Fausto Brizi, Alessandra Ranaldi, Orietta Rosignoli, Giancarlo Ruffinelli, Daniele Sciaboletta, per il personale amministrativo Francesca Zeno.