E’ stata una notte da film quella che – tra domenica 15 e lunedì 16 ottobre – ha visto per “protagonista” un 20enne di San Giustino (già noto alle forze dell’ordine per furto e droga), deciso a portare a termine a tutti i costi una rapina nella vicina Sansepolcro.
Il giovane ha iniziato la sua escalation intorno alle 23.30 a bordo della sua Citroen C3, quando ha iniziato a pedinare l’auto di un coetaneo di Città di Castello appena uscito da un distributore di carburante. Quest’ultimo, spaventato, ha cercato subito di seminarlo e ne è nato un vero e proprio inseguimento, con il 20enne che gli ha persino tagliato la strada per farlo fermare, minacciandolo poi di consegnarli il denaro. Il tifernate è riuscito comunque a desistere ed è fuggito, raggiungendo anche una vettura dei carabinieri poco lontano.
Il sangiustinese non si è però fermato qui e, anzi, dopo appena un’ora si è diretto verso il centro storico e ha tentato un’altra rapina accanendosi su due malcapitati fidanzatini, un 17enne e una 18enne seduti su una panchina in Largo Porta del Ponte. Prima si è rivolto al minorenne dicendogli di appartenere ad un’organizzazione mafiosa, spintonandolo e facendosi consegnare i 10 euro che aveva.
Subito dopo, non contento, ha fatto lo stesso con la 18enne, spillandole 15 euro. In questo caso, però, avrebbe anche schiaffeggiato la ragazza, sfilandole di dosso gli occhiali da vista dal valore di 500 euro. Infine ha preso i cellulari di entrambi per guadagnare tempo nella fuga.
I due fidanzatini, sotto choc e senza telefoni, sono comunque riusciti ad allertare i carabinieri, la cui caserma dista circa 500 metri dal luogo dell’accaduto. I militari, messisi subito alla ricerca del fuggitivo, grazie anche alla descrizione dettagliata fornita dai giovani rapinati, lo hanno rintracciato in meno di 20 minuti a bordo della sua Citroen, dove peraltro sono stati ritrovati gli occhiali appena rubati.
Per il 20enne, riconosciuto successivamente anche dal tifernate inseguito e minacciato un’ora prima, è scattato l’arresto immediato per rapina. Ora si trova in carcere ad Arezzo in attesa del processo per direttissima.