Oriente e Europa si incontrano a Villa Montesca: è la meditazione trascendentale, infatti, l’oggetto di un progetto comunitario che, nei giorni scorsi, ha fatto tappa a Città di Castello, coinvolgendo 30 professori universitari di vari paesi su come ridurre la violenza nelle scuole attraverso la tecnica di origini indiane, usata anche dai Beatles. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea, si chiama con l’acronimo inglese E.u.r.o.p.e che significa “assicurare l’unità ed il rispetto fra popoli europei”.
Oltre alla fondazione Maharishi, che opera sulla base dell’eredità del filosofo scomparso nel 2008, fanno parte dello studio l’Università di Utrecht in Olanda e dell’Algarve in Portogallo, istituti provenienti da Gran Bretagna e Belgio e la Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca che, attraverso il presidente Angelo Capecci, commenta i primi risultati dell’introduzione della meditazione trascendentale su un campione di 50 classi con ragazzi dai 12 ai 18 anni, sottolineandone “le ricadute concrete nella performance sociale e personale degli studenti. Anche se può sembrare un approccio stravagante, le tecniche di meditazione sono da sempre un campo di indagine e di sperimentazione per le scienze dell’educazione. Villa Montesca ha raccolto l’invito di alcuni istituti europei, lanciando un programma di ricerca per studiare in che modo l’applicazione sistematica della meditazione trascendentale possa contribuire a favorire un clima di prevenzione della violenza nella scuole ed una maggior spirito di collaborazione fra i ragazzi. I dati ci dicono che è una strada da percorrere”.
Durante l’incontro tifernate alcuni esperti presenti a Villa Montesca, hanno illustrato le loro esperienze con i divi dello spettacolo e con le fasce socialmente problematiche dei ragazzi delle scuole. “L’influenza della meditazione trascendentale sui processi di crescita equilibrata non nasce oggi – precisa Maria Rita Bracchini, responsabile Progetti Europei della Fondazione Montesca – ma è conosciuta da tempo: anche nel magistero di Alice Franchetti ha esercitato un ruolo. Il viaggio che fece in India aveva come scopo approfondire questi aspetti di relazione tra comunità ed individuo”.
“Quanto ci supporta nell’aiutare i giovani ad acquisire una maggiore consapevolezza e visione empatica dell’ambiente circostante è benvenuto nella riflessione del sistema pubblico italiano” ha commentato l’assessore ai Servizi sociali di Città di Castello Luciana Bassini, che ha ricevuto, a nome dell’Amministrazione, la delegazione ospite nella sala del Consiglio comunale (vedi foto).