Dopo oltre trent’anni di lavoro, la MaMa Umbria vede riconosciuti i suoi sforzi. La Regione Umbria l’ha infatti accreditata nel Progetto per l’insediamento e sviluppo di Residenze artistiche finalizzate alla diffusione della cultura e delle arti dello spettacolo dal vivo. Un percorso avviato con un decreto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ha previsto specifici accordi con le Regioni, responsabili di individuare e coordinare le residenze nei propri territori. Per avviare questo triennio di attività (2015-2017), La MaMa partecipa al Primo Incontro Nazionale tra Titolari di Residenze Artistiche, Regioni e MIBACT, che si svolge oggi e domani a Bologna, presso la sede di Teatri di Vita. Sarà l’occasione per avviare collaborazioni fra le diverse residenze, condividendo le “best practices”, organizzando progetti comuni, permettendo magari una circolazione interregionale degli artisti e garantendo migliori opportunità alle loro produzioni.
E per inaugurare questa attività, La MaMa Umbria ospita la Compagnia Teatrale Olshansky Art De La Joiе, coordinata dal noto clown russo Vladimir Olshansky, già guest artist nello spettacolo Alegria del Cirque du Soleil nonché protagonista di Slava Snow Show di SlavaPolunin. Il suo gruppo, a Spoleto dal 14 al 22 dicembre, ultimerà la nuova edizione dello spettacolo Strange Games, che sarà presentato al Cantiere Oberdan da venerdì 18 a domenica 20 dicembre (feriali ore 21, festivi ore 17). Questo periodo di lavoro fa seguito ad una precede fase di residenza presso il Nostos Teatro di Aversa (CE) e una presso il Teatro ELF di Milano. Oltre ai due fratelli Olshansky, collaboreranno alla residenza altri artisti Italiani e stranieri: l’attore italiano Carlo Decio, lo scenografo e costumista russo Boris Petrushansky, l’artista digitale danese Johan Melin che si occuperà degli effetti speciali e degli ologrammi, il disegnatore luci italiano Ignazio Abbatepaolo e il disegnatore del suono italiano Mauro Diciocia.
Strange Games è una commedia metafisica, che nasce dalla combinazione di molte arti teatrali e performative. Grazie alla bellezza delle sue immagini non ha bisogno di parole, si esprime attraverso il linguaggio della poesia e del sogno. Gli strumenti utilizzati miscelano il teatro d’attore ed il teatro visuale, e quindi il mimo, il gesto, le marionette, la danza, la musica, i suoni ed alcuni elementi multimediali. Lo show, che si rifà alla tradizione di artisti come Buster Keaton, Charlie Chaplin, Marcel Marceau, comprende momenti di brillante improvvisazione con il coinvolgimento del pubblico, che trasformano lo spettacolo in un’affascinante esperienza interattiva.