“EKOS” – suoni ancestrali – Suoni urbani. Ekos è un evento interdisciplinare che riunisce l’istallazione-esposizione, laboratorio di costruzione di strumenti di fango e concerto multimediale nel quale interagiscono musica e video in tempo reale.
Questa mattina il progetto è stato presentato nello Spazio Umbria di Palazzo Collicola. “EKOS fa parte del portafoglio di progetti di promozioni delle eccellenze all'estero- ha detto Silvia Amaya Londono – Ministro Consigliere, addetto alla cultura dell' Ambasciata di Colombia- ne fa parte a pieno titolo in quanto in esso riscontriamo musica, ricerca antropologica, valorizzazione degli usi e costumi del nostro paese e tutto quanto necessario a far conoscere la cultura colombiana in europa.”
La musica sarà infatti prodotta da strumenti di origine pre-ispanica (ocarine e flauti), con strumenti e processi elettronici, con un processo di spazializzazione del suono in forma avvolgente, partendo da un sistema di amplificazione con 6 altoparlanti con uscite indipendenti (5.1), che permetterà al pubblico un’esperienza uditiva, come quella di sentirsi nel centro del suono. E’ una proposta che risponde alla trasformazione culturale generata dal processo di globalizzazione attuale, nella quale l’attività interagiva e gli sviluppi tecnologici ci offrono altre risorse per avvicinarci e sensibilizzarci alle condizioni ancestrali, permettendo la relazione dello ieri e dell’oggi in forma ludica e didattica. Lo spettatore potrà mettersi in relazione attivamente dal contatto con l’argilla alla produzione ed interazione con i suoni che si possono produrre con questi strumenti.
“Il progetto è iniziato trent'anni fa con l'obiettivo di recuperare e restituire vita agli strumenti pre-ispanici chiusi nelle teche dei musei. – spiega l'ideatore Luis Fernado- non si conoscevano le funzioni e le potenzialità di questi oggetti. Visitando le comunità indigene abbiamo potuto catalogarli e contestualizzarli a livello antropologico ed etnografico”. Da lì in poi, fanno sapere i componenti del gruppo è stato un crescendo tanto da far nascere un'etichetta discografia, l'Iguana Record, che attualmente pubblica lavori musicali iscrivibili nel patrimonio delle tradizioni culturali colombiane. Una vera risorsa antropologica grazie alla quale le tradizioni popolari non verranno disperse ma al contrario incontrano la sperimentazione e le nuove tecnologie. “Il nostro lavoro si può spiegare come continua ricerca- continua Louis Fernando- l'obiettivo è sviluppare altre qualità sonore e produrre strumenti antichi con materiali contemporanei e all'avanguardia.” Da questa esigenze nasce il laboratorio che per la realizzazioni di strumenti in argilla. Un laboratorio permanente e contemporaneamente itinerante che il gruppo è riuscito a portare anche a Spoleto. Oggi ma anche domani pomeriggio (venerdì 6 luglio) infatti, prima del concento previsto in serata all'Osteria del RossoBastardo, il gruppo sarà impegnato in un workshop sulla realizzazione di strumenti musicali (dalle 16.00 al Parco del Mondo).
Per il secondo anno consecutivo La Mama Spoleto Open diventa un ponte tra l'Italia e la Colombia per la veicolazione di progetti artistici. Già nella scorsa edizione del festival, La Mama Open aveva ospitato il colombiano Federico Restrepo e quest'anno la stessa Ambasciata ha sponsorizzato la presenza del progetto EKOS a Spoleto.
Il progetto per la prima volta in Italia, è già stato presentato Europa a Monaco di Baviera e la seconda tappa, dopo Spoleto, sarà un concerto nella provincia di Firenze.
Foto- Tuttoggi.info