A La Mama Spoleto Open arriva Bash, un testo di Neil LaBute diretto da Leonarda Imborone. Bash è un testo crudele e attualissimo. Tre atti unici che raccontano attraverso il vissuto dei protagonisti, della crudeltà di cui è capace il genere umano, dello sgomento che si prova all'ascolto di certi episodi di vita e della consapevolezza insita in tutti noi, che tutto questo ci riguarda e ci coinvolge come esseri umani. Una giovane donna confessa il tragico omicidio di suo figlio quale atto di atroce vendetta nei riguardi di un passato angosciante. Un uomo d’affari narra ad uno sconosciuto in un hotel di Las Vegas, il più terrificante sacrificio che si possa immaginare. Una giovane coppia, raccontando di un week-end di festa a New York, rivela un inaudito atto di violenza. Il racconto a volte spietato, dei protagonisti, e il loro punto di vista neutro, incatena lo spettatore in un vortice di sensazioni estremamente contraddittorie. Da un lato l'intenzione decisa di prendere le distanze da tanta mostruosa violenza, dall'altro la cognizione che quelle stesse debolezze sono transitate molte volte nella mente di ognuno di noi. E' così che il testo originale di Neil LaBute, sapientemente tradotto da Niccolò Ammaniti, assume grazie alle prove degli attori Giorgia Sinicorni, Alessandro Riceci e Daniele De Martino dei connotati estremamente terreni. In Bash, racconta la regista Leonarda Imbornone, i quattro personaggi iniziano un racconto apparentemente normale e a sorpresa guidano lo spettatore alla scoperta di un loro segreto. Il testo è un viaggio alla ricerca di una salvezza che non arriva dove esistono più i valori, esistono persone che si fanno giustizia da sole. Non esiste la catarsi, ne il giudizio, esiste solo il racconto crudo dei fatti di cui i protagonisti si fanno portatori.