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La lettera di Silvio Berlusconi

Questa mattina Silvia, come tanti altri umbri, ha aperto la cassetta della posta ed ha trovato una busta bianca, non affrancata, con la scritta “da parte di Silvio Berlusconi”. Dentro, una lettera su carta intestata di Forza Italia. Preparata a Roma, alla data del 10 ottobre. Dattiloscritta. Una lettera che però Berlusconi ha voluto integrare, con un’appendice vergata di proprio pugno.

Care amiche, cari amici” l’incipit. E poi belle parole sull’Umbria, “una regione fatta di persone solide e operose, che non amano ostentare, che costruiscono le proprie certezze sul risparmio, il lavoro, la casa“.

Ma anche una terra con tanti problemi, evidenziati da Berlusconi: “Aziende fallite, risparmiatori truffati, mercato immobiliare fermo, mala sanità e assenza di infrastrutture. Giovani e meno giovani si sono trovati senza lavoro, le tasse sono diventate un incubo, i debiti pure“.

Poi l’affondo sui nemici di sempre: “Mentre tutto questo accadeva la sinistra, che governa la Regione dal 1970, si è sempre più chiusa in sé stessa, nei palazzi del potere, senza affrontare i problemi, rendendosi responsabile di un malcostume diffuso, fino all’ultimo scandalo dei concorsi truccati nella sanità, che ha reso necessarie le elezioni anticipate”.

Berlusconi prosegue la sua lettera parlando dell’attuale scenario politico: “Questa volta la vecchia sinistra e i Cinque Stelle si sono messi insieme, provando a nascondersi dietro una lista civica. Noi invece non ci nascondiamo affatto, non ne abbiamo bisogno, siamo orgogliosi di come abbiamo svolto il nostro compito all’opposizione, stando vicino alle persone e alle comunità, ai loro bisogni, alle loro speranze. Lo abbiamo fatto – si legge ancora – con i nostri consiglieri regionali e i nostri bravissimi sindaci – cito per tutti Andrea Romizi a Perugia – che hanno cambiato davvero il modo di amministrare i comuni dell’Umbria“.

Ora – scrive ancora Berlusconi – siamo al passaggio decisivo, possiamo vincere la Regione, cambiare la storia dell’Umbria, e dare un primo segnale di sfratto al governo giallo-rosso a Roma. Sono molto orgoglioso della squadra che Forza Italia ha messo in campo, con i nostri sindaci e i nostri amministratori locali. Persone vicine alla gente – sottolinea – che conoscono il territorio, che hanno dimostrato con i fatti, nella vita e non solo in politica, di saper mantenere le promesse. Dateci il Vostro consenso, il 27 ottobre cambiamo insieme la storia dell’Umbria“.

La lettera preparata a Roma, dattiloscritta, termina qui. Ma Berlusconi ha voluto aggiungere il finale, scritto di suo pugno. “Un abbraccio affettuoso da un vecchio signore che, nonostante la sua età, si intestardisce a restare in campo, per difendere i suoi concittadini dall’oppressione giudiziaria, dall’oppressione fiscale, dall’oppressione burocratica. Auguri a tutti di ogni bene!“.

Firmato Silvio Berlusconi.