La Lega precisa che la proposta di legge del senatore Manfredi Potenti di vietare la formula al femminile delle cariche istituzionali e professionali (tipo “sindaca” o “avvocata”) e di punire i trasgressori con 5mila euro di multa “è un’iniziativa del tutto personale”. E di aver chiesto al proprio esponente di ritirarla.
Ma intanto a Perugia la neo sindaca (parola alla quale tiene molto, come ha specificato sin dalla campagna elettorale) Vittoria Ferdinandi ha postato una foto della targa alla sua porta.
“Io ho avuto l’onore – ha scritto in un post – di essere eletta vostra #sindaca, la prima donna a ricoprire questo ruolo nella nostra città. Fin dalla mia campagna elettorale, ho usato il termine sindaca, e sono certa che su questa battaglia contro un ddl barbaro non ci risparmieremo. Continuerò a farmi chiamare sindaca, la lingua italiana ci permette di declinare titoli e professioni al femminile e non vedo il motivo per cui non continuare a usare tutte le varianti”.
Rispetto alla posizione della Lega, Ferdinandi ha espresso l’auspicio che si impegni a farla ritirare. Aggiungendo: “Sarebbe meglio che tutti e tutte, al di là del colore politico, fossimo impegnate e impegnati nella lotta alla disparità e violenza di genere”.