La Lega Nord di Foligno torna a lanciare in merito alla sicurezza idraulica del fiume Topino: i salviniani chiedono interventi rapidi per l’incolumità della cittadinanza. In una nota stampa infatti, la sezione folignate del partito guidato da Matteo Salvini, ricorda che: “Esattamente, recependo i campanelli di allarme lanciati dai cittadini, la Lega Nord aveva denunciato il pericolo di esondazione del Topino. In quell’occasione – proseguono – avevamo chiesto la messa in sicurezza del fiume, che già mostrava cedimenti degli argini e la formazione di ostacoli con concentrazione di rami e sterpaglie, nonché di ciottoli che avevano creato veri e propri isolotti. Sempre in quella occasione – continuano gli esponenti salviniani – avevamo chiesto notizia all’amministrazione comunale dei finanziamenti, pari ad otto milioni e 750 mila euro, che ad oggi non sono mai stati utilizzati. A dicembre 2016, inoltre – incalzano i leghisti – si è parlato di un nuovo stanziamento di fondi pari a 24 milioni e 650mila euro da parte del Ministero dell’Ambiente per la salvaguardia idrogeologica di Foligno, che avrebbe permesso alla Regione dell’Umbria d’intraprendere le attività necessarie per la messa in sicurezza dell’area dalle piene del fiume Topino”.
Il tiro si sposta poi verso Perugia: “La stessa presidente Catiuscia Marini aveva parlato di un’opera di eccezionale importanza per la città. Tuttavia – prosegue il comunicato – sono passati oltre tre mesi e niente è stato ancora fatto. Oggi, come un anno fa, ci ritroviamo allo stesso punto, a dover impegnare le forze della Protezione Civile, già ampiamente occupate a far fronte all’emergenza del sisma, per monitorare la situazione. Cosa vogliamo attendere ancora? Questi soldi quando verranno impiegati”?
La Lega Nord di Foligno chiede così nuovamente, di velocizzare pratiche e burocrazia al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini.