“Gli emendamenti presenti dal deputato della Lega Bruzzone al Decreto Agricoltura, che sono stati bocciati, avrebbero evitato questo caos determinato dalle iniziative sempre più ideologiche di un ambientalismo che non comprende il valore, ambientale e sociale, della caccia”. Così il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa dell’Umbria Valerio Mancini, e il consigliere Manuela Puletti, commentano la notizia del ricorso presentato sul Calendario venatorio dell’Umbria dalle associazioni ambientaliste.
Un ricorso nel quale si chiede intanto di bloccare la caccia alla tortora in preapertura e si contesta la data di chiusura per turdidi, uccelli acquatici e beccacce.
Proprio per evitare i ricorsi ai vari Tribunali amministrativi regionali, tra l’altro con il rischio di sentenze contrastanti da regione a regione, il deputato della Lega, tra gli emendamenti al Decreto Agricoltura, aveva anche presentato quello che prevede l’approvazione dei Calendari venatori per legge, e quindi, una volta assunte le decisioni dopo un ampio dibattito politico supportato da dati scientifici, non a rischio di ricorsi al Tar.
“Ricorsi che hanno una matrice ideologica – ricordano Mancini e Puletti – tra l’altro presentati da associazioni che godono del gratuito patrocinio, e quindi con spese legali pagate anche dai cacciatori in quanto contribuenti. A cui si aggiungono le spese legali a carico delle Regioni per difendere quanto rilevato scientificamente e che rappresenta un diritto, qual è quello dell’attività venatoria. Gli emendamenti dell’on. Bruzzone – evidenziano il capogruppo e il consigliere della Lega – sarebbero stati risolutivi di fronte a queste azioni strumentali che portano al caos a ridosso della stagione venatoria. Quando la politica ha la possibilità di bloccare certe derive ambientaliste, il centrodestra dovrebbe far valere le proprie idee. Invece, la realtà dimostra che solo la Lega, di fatto, è vicina al mondo venatorio. Ecco perché, da capogruppo regionale, mi auguro, anche nell’interesse dei cacciatori, che la Lega sia rappresentata con sempre maggiore forza nelle istituzioni”.