LA II^B DEL "LEONARDO DA VINCI" DI FOLIGNO ADERISCE AL PROGETTO "LO STATO SIAMO NOI" (foto) - Tuttoggi.info

LA II^B DEL “LEONARDO DA VINCI” DI FOLIGNO ADERISCE AL PROGETTO “LO STATO SIAMO NOI” (foto)

Redazione

LA II^B DEL “LEONARDO DA VINCI” DI FOLIGNO ADERISCE AL PROGETTO “LO STATO SIAMO NOI” (foto)

Mer, 09/02/2011 - 18:43

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Conoscere la mafia, ricordare le sue vittime come eroi, sentirsi coinvolti nella lotta contro l'illegalità in quanto cittadini Italiani: questi gli obiettivi con cui i ragazzi della classe II sez. B dell'Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Foligno hanno aderito al progetto promosso dalla Provincia di Perugia “Lo Stato siamo noi”. Dopo un lavoro introduttivo sull'Italia come repubblica democratica, gli alunni hanno acquisito consapevolezza di uno dei più gravi ostacoli allo sviluppo della democrazia che dall'Unità ad oggi ci troviamo ad affrontare, effettuando una ricerca relativa ai più gravi delitti di mafia dal dopoguerra ad oggi, dalla strage di Portella della Ginestra fino alla strage di via dei Georgofili. Lo spunto per la ricerca personale è stato trovato nella mostra che si svolge presso la Limonaia di Villa Fidelia, a Spello, delle opere del pittore antimafia Gaetano Porcasi, eccezionalmente presente in occasione della visita effettuata dai ragazzi grazie alla collaborazione dell'Assessore alla cultura Donatella Porzi. Coinvolti dal racconto dell'esperienza personale dell'artista, i giovani relatori si sono inseriti in esso, raccontando ad un pubblico esigente, gli alunni della I sez.C che li hanno accompagnati e alle loro insegnanti, perché tanti eroi si sono dovuti sacrificare per dare un futuro alla legalità e quali vittorie lo Stato ha conseguito nella lotta contro la mafia. Ma hanno anche percepito come funziona l'espandersi delle attività criminose della mafia nel tessuto sociale di tutto il territorio nazionale, dal traffico dei stupefacenti, al pizzo, al controllo delle discariche abusive, alle infiltrazioni nella politica nazionale, al riciclaggio dei capitali, e quanto sia necessario stare in guardia contro la facilità con cui la mentalità mafiosa può minare la nostra democrazia. Una vera e propria giornata a futura memoria, perché tutti si ricordino che la lotta alla mafia non è un problema della Sicilia, ma è sempre più “cosa nostra”.


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