La “Iena” Nadia Toffa e il suo libro-inchiesta sull’industria del gioco d’azzardo faranno tappa in Umbria venerdì 2 e sabato 3 maggio per due eventi imperdibili che si terranno rispettivamente a Terni, presso la Biblioteca Comunale, e ad Umbertide presso il cinema Metropolis. “Tommy Moroni Eventi & Management” e “Tree Events” hanno infatti organizzato la presentazione del libro “Quando il gioco si fa duro” di Nadia Toffa, alla quale parteciperà, oltre all’autrice, un’altra “Iena” e volto storico della fiction “Don Matteo”, Pietro Pulcini.
Ad Umbertide il programma prevede, alle ore 18, la presentazione del libro al Cinema Metropolis a cui seguirà aperitivo con dj-set a cura dell’associazione Effetto Cinema. Al termine della presentazione Nadia Toffa sarà a disposizione per autografi e fotografie; inoltre verrà allestito un bookshop a cura della libreria Liberpucci. L’ingresso è libero.
Nadia Toffa è nata a Brescia nel 1979. Dal 2009 è un’inviata delle “Iene”. Tra le sue inchieste più importanti, quella sulle truffe compiute dalle farmacie ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, sulla proliferazione delle sale slot in Italia e, recentemente, sulla Terra dei Fuochi e sulla pedofilia online.
La sua capacità e determinazione l’hanno portata a scoperchiare l’industria del gioco, l’unico business che non conosce crisi, con un’inchiesta sconcertante che riassume nel suo libro “Quando il gioco si fa duro”.
Quante sono le sale slot in Italia? A quanto ammonta il volume d’affari dell’azzardo e come è ripartito tra macchinette, videolottery, Gratta e Vinci e scommesse? Perché, se negli ultimi dieci anni la cifra spesa dagli italiani per il gioco è più che triplicata, lo Stato non vede aumentare i suoi introiti? E in che modo le organizzazioni criminali si insinuano nel business? Sono alcune delle domande da cui è partita Nadia Toffa per condurre, con il suo stile inconfondibile, un’indagine serrata che svela come la “ludopatia” sia diventata un’autentica piaga sociale. La Toffa non si è limitata a ricostruire l’evoluzione del business dell’azzardo in Italia o i recenti provvedimenti (non) presi dallo Stato, ma ha raccolto testimonianze sul campo, raccontando storie esemplari al limite del surreale. Infine, Nadia ha stilato due preziosi decaloghi che spiegano con grande chiarezza cosa fare per salvare un malato d’azzardo dai suoi demoni. Perché, come insegnano tanti tragici casi di cronaca recente, quando il gioco si fa duro non c’è un minuto da perdere.