di Claudio Bianchini
Da un lato ci sono i cosiddetti “fruttivendoli extracomunitari” che sempre più spesso sconfinano con l’esposizione e lo stoccaggio delle merci sul suolo pubblico, tanto da essere finiti – ormai da tempo – nel mirino della Polizia Municipale che ha elevato decine di sanzioni. Dall’altra ci sono i “fruttivendoli storici” di piazza del Grano alle prese con la tassa di occupazione del suolo pubblico per l’utilizzo degli spazi sottostanti i gazebo recentemente installati dopo il progetto di maquillage. E proprio qualche settimana fa il presidente regionale della Confcommercio, Aldo Amoni, aveva invitato questi ultimi a non pagare il balzello per protestare contro quella che aveva definito una sorta di ‘concorrenza sleale’. Nella ‘guerra della frutta’ si era parlato – neanche troppo velatamente – di una gestione con ‘due pesi e due misure’ tra esercenti regolari di lungo corso e new entry straniere. Ora la questione approderà direttamente nell’aula del Consiglio Comunale, il capogruppo del Popolo della Libertà, Riccardo Meloni ha infatti presentato un’interrogazione urgente al sindaco Nando Mismetti per chiedere – se si vuole regolarizzare la tassa di occupazione di suolo pubblico che era stata sospesa negli anni che vanno dal 2009 al 2012 e che ora, invece, viene richiesta con la mora”. Meloni chiede inoltre all’amministrazione comunale se – per una questione di giustizia – si intenda far pagare la tariffa di occupazione del suolo pubblico con una riduzione, in quanto – fa notare l’esponente berlusconiano – i commercianti usufruiscono degli spazi sono per mezza giornata”. Ma le attenzioni del capogruppo pidiellino non si limitano ad un semplice discorso burocratico: “piazza del Grano – scrive – è da sempre stata il luogo in cui si commerciano prodotti ortofrutticoli e quant’altro di produzione locale, ma non è ancora chiaro come si voglia regolare l’accesso degli autoveicoli, inoltre – prosegue – se si desidera far sopravvivere tale mercato è necessario adeguare i servizi”. Meloni vuol pertanto sapere “se e quando verranno create le condizioni per la fornitura di acqua, luce e bagni”. In molti attendono – e non solo tra gli operatori – aspettano risposte rapide e soprattutto interventi concreti.