La Gaita Santa Maria di Bevagna, mostra le sue arti. I due mestieri presentati nell'ambito dell'edizione 2013 del Mercato delle Gaite, rientrano tra quelli peculiari degli ultimi secoli del medioevo, e caratteristici dell’area umbra. L’Ars sete riproduce tutte le fasi di questo complesso ciclo di lavorazione: dall’allevamento del baco da seta alla tessitura. Interessante la ricostruzione del congegno utilizzato per la torcitura del filo di seta, il torcitoio a trazione umana. Il modello – costruito sulla base di un atto notarile lucchese risalente al 1335 – rappresenta l’unico esemplare di torcitoio medievale oggi funzionante, e per questo assume un alto valore storico e culturale. Un valore tanto più grande, se si considera che – nel rispetto dell’esigenza di riprodurre le tecniche e i procedimenti lavorativi medievali nel modo più fedele – il torcitoio della gaita utilizza solo la forza delle braccia. L’Ars segatori è invece un progetto che prevede la ricostruzione di una sega ad azionamento idraulico. Un taccuino di appunti e disegni risalente al XIII secolo – scritto da Villard de Honnecourt – mostra un disegno di una sega ad azionamento idraulico, per ricavare tavole da tronchi d’albero. Accanto ai due mestieri in gara, la gaita propone anche la produzione e la vendita della cervogia, bevanda della quale viene mostrato tutto il processo di produzione.
La Gaita Santa Maria cala gli assi per il Mercato delle Gaite 2013 Si potrà bere anche la 'cervogia'
Gio, 20/06/2013 - 17:02