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La fascia olivata Assisi-Spoleto vicina al riconoscimento del MiPAAF

Venerdì 7 ottobre alle ore 11.00, nel Centro Congressi di Eataly, è stato presentato il progetto “Paesaggi storici e prodotti tipici: le unicità dell’Italia”, che intende valorizzare le aree inserite nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici e i loro prodotti. La fascia olivata umbra, che interessa aree dei comuni di Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto, è prossima al riconoscimento e inizia il percorso verso FAO e UNESCO.

Uno strumento di tutela e insieme di promozione, che valorizzi come elemento di unicità e competitività il rapporto tra bellezza paesaggistica, agricoltura tradizionale ed eccellenze enogastronomiche. Venerdì 7 ottobre alle ore 11.00, presso il Centro Congressi di Eataly Roma, è stato lanciato ufficialmente il progetto “Paesaggi storici e prodotti tipici: le unicità dell’Italia”, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina, del Professor Mauro Agnoletti, Coordinatore scientifico del Catalogo Nazionale dei Paesaggi Storici e docente all’Università di Firenze, del Vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini e delVicepresidente di Slow Food Italia Francesca Rocchi.

Per tre giorni, il Ministero invita a Eataly i territori inseriti nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici, istituito presso lo stesso MiPAAF. I paesaggi mostrano, nella loro varietà, la testimonianza del rapporto tra l’uomo e il territorio, che si concretizza nelle tipicità agroalimentari. I prodotti provenienti dai territori iscritti nel registro potranno usufruire di un marchio che ne certifica l’unicità, contribuendo al potenziamento del turismo rurale e collegando il concetto di qualità alle forme produttive locali.

Più di cento comuni italiani hanno chiesto aderire al Registro Nazionale; tra gli altri, la fascia olivata pedemontana Assisi – Spoleto, che include aree dei Comuni di Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno e Spoleto, sta portando felicemente a compimento la fase del riconoscimento, un primo passo per intraprendere il percorso delle candidature FAO e UNESCO. Oltre ai territori già iscritti, infatti, è stato invitato alla presentazione il Comitato promotore della fascia olivata, nella persona di Bernardino Sperandio, sindaco del Comune capofila Trevi, in rappresentanza di tutti i membri del Comitato. La presenza del Comitato segna un passo importante l’iscrizione al Registro dei Paesaggi Rurali e per il riconoscimento ministeriale, passaggio fondamentale verso le candidature internazionali FAO e UNESCO.

Il Comitato sta già collaborando con l’Università di Perugia per organizzare prossimamente una serie di appuntamenti dedicati allo studio, alla divulgazione e alla sensibilizzazione della popolazione sulle caratteristiche che rendono la fascia olivata un territorio unico. La fascia olivata Assisi – Spoleto sembra testimoniare in modo particolare il rapporto tra conformazione del paesaggio e specificità delle tradizioni produttive, che oggi e in futuro può rappresentare il punto di forza della competitività dei vari modelli agricoli nel settore produttivo e del turismo rurale.

Il Registro si affianca quindi a strumenti di tutela internazionale, quali i Paesaggi Culturali dell’UNESCO, ed è in sintonia con il nuovo programma FAO dedicato al paesaggio rurale, per la specifica attenzione rivolta alle forme di produzione, alla biodiversità e all’attività degli agricoltori. “Firmeremo nelle prossime ore un’intesa”, ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina, ufficializzando la volontà del Ministero di inserirsi in modo strategico nella programmazione FAO. È questo il percorso prospettato dal Comitato per la fascia olivata Assisi – Spoleto: come sottolineato dai relatori, la necessità di sviluppare una maggiore competitività internazionale richiede un nuovo approccio, che proponga sul mercato il territorio e non solo il prodotto, in una prospettiva che vede il paesaggio come valore aggiunto, contribuendo al potenziamento del turismo rurale e delle attività produttive.