Il senso di appartenenza ad una comunità, al proprio lavoro, ai luoghi dove per una vita abbiamo condiviso sentimenti comuni di orgoglio e attaccamento alle origini si può dimostrare in maniera originale ed efficace anche quando chi è stato il punto di riferimento di attività artigianali di pregio nel centro storico della città per tanti anni è venuto purtroppo a mancare. L’iniziativa messa in atto dalla famiglia Reali a ricordo del padre Paolo, scomparso qualche mese fa, va senza dubbio salutata con soddisfazione e riconoscenza per chi ha speso una vita per la famiglia ed il lavoro nella propria bottega che, ancora oggi, con quella immagine sorridente racchiusa all’interno di una cornice rivive nei ricordi di ognuno di noi ed in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato per la sua umanità e laboriosità
E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, in riferimento all’iniziativa della famiglia Reali per ricordare il padre recentemente scomparso e lasciare un segno tangibile proprio nella “sua” amata bottega artigiana.
Paolo Reali, “Paolino” per gli amici, maestro corniciaio ha gestito assieme alla moglie Egle, per oltre mezzo secolo la “bottega” che si affaccia su Via San Antonio a fianco dell’ingresso del museo della Tela Umbra. Generazioni di tifernati, artisti divenuti poi icone, come Burri, Nuvolo e De Rigù accanto ad aspiranti “pittori” locali, hanno fatto tappa in quel negozio per acquistare colori, tele, quadri, oppure, ed è il caso di tante famiglie, per affidarsi alle sue mani e alla sua maestria nel tinteggiare la casa. “Paolino” Reali amava stare in mezzo alla gente ed aveva sempre una battuta, una storia da raccontare ed un sorriso per tutti così come quella immagine del volto racchiusa all’interno di una cornice.