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La famiglia dell’artista tifernate “Nuvolo” dona 15 opere alla città

La famiglia dell’artista Nuvolo, alias Giorgio Ascani, ha donato quindici opere del pittore tifernate alla comunità di Città di Castello.
L’atto ufficiale è stato firmato oggi, mercoledì 5 marzo, alla presenza del sindaco Luciano Bacchetta, della vedova Liana Baracchi, dei figli Piergiorgio e Paolo, del vicesindaco Michele Bettarelli, del segretario del comune Bruno Decenti, del vicesegretario Giuseppe Rossi e del presidente della Fondazione Albizzini – Collezione Burri Bruno Corà, che ha seguito l’iter della donazione in quanto studioso e critico d’arte.
Chi è Nuvolo – Giorgio Ascani, nasce nel 1926 a Città di Castello e, durante la Resistenza, assume il nome di Nuvolo. Su invito di Alberto Burri, si reca a Roma nei primissimi anni cinquanta e diviene suo aiutante nello studio di via Margutta dove rimarrà fino al 1956. Frequenta Lucio Fontana, dal 1967 inizia una ricca serie di collaborazioni con numerosissimi artisti. Dal 1977 è docente di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia di cui è direttore per cinque anni fino al 1984. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei d'Europa, negli USA, in Israele e in numerose collezioni private. Muore a Città di Castello il 10 ottobre del 2008.
L'amministrazione –Ringraziamo di cuore la famiglia di Nuvolo per questo grande gesto di generosità” ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta, unitamente al vicesindaco e assessore alle Politiche culturali Michele Bettarelli, sottolineando come “il lascito verrà valorizzato dall’Amministrazione comunale in modo conseguente al grande valore delle opere, la cui collocazione naturale è la Pinacoteca”. “Alla collezione” ha precisato Bettarelli “verrà dedicata una sala, che inaugureremo con una mostra integrale per poi esporre a rotazione ciascuno dei quindici pezzi”.
La famiglia –La donazione è un atto di rispetto nei confronti delle volontà di Nuvolo che in vita aveva espresso l’intenzione di affidare alla sua città parte della sua produzione” ha dichiarato Liana BaracchiMa tale desiderio corrisponde anche alla mia volontà e a quella dei miei figli, perché, come mio marito, siamo molto affezionati a questa terra”. “Grazie alla concretezza dimostrata dall’Amministrazione comunale, abbiamo potuto concludere il percorso della donazione” ha aggiunto il figlio Paolo Ascaniattendiamo da tempo questo momento per contribuire ad arricchire il patrimonio artistico cittadino”.

Nel dettaglio le quindici opererispecchiano i diversi cicli della creatività di Nuvolo a partire dal 1952 anno che consacra la sua modalità espressiva individuale che il critico d’arte e poeta Emilio Villa definirà serigrafia.” ha spiegato Bruno CoràCiascun principale ciclo è rappresentato nella donazione, permettendo di avere un quadro generale dell’attività di questo artista che segna un momento della storia dell’arte della seconda metà del XX°secolo. Insieme a Burri, Fontana, Rotella, Nuvolo appartiene alla generazione che ha arricchito il linguaggio europeo con il prezioso apporto dell’Informale, una modalità che non rispetta regole o canoni ma si affida al pulsioni emotive, sentimentali, per esprimere la propria arte”.