Come ribadito nei giorni scorsi dal direttore generale dr. Vincenzo Panella, prosegue l'attività di potenziamento dei servizi ospedalieri della Asl, con l'ingresso di professionisti altamente qualificati. Da domani, primo febbraio, prende servizio la dr.ssa Elisabetta Cortis, nuovo direttore della struttura complessa aziendale di pediatria. La dr.ssa Cortis proviene dall'ospedale Bambin Gesù di Roma, dove ha ricoperto per molti anni il ruolo di dirigente medico nel dipartimento di medicina pediatrica e della struttura di reumatologia, centro di riferimento nazionale per il trattamento delle patologie reumatologiche del bambino. Vasta e di rilievo l'attività professionale, didattica, formativa e scientifica svolta dal nuovo primario: perfezionamento presso il prestigioso “Children's Hospital” di Boston (USA), numerose pubblicazioni su riviste internazionali e nazionali, docenza di reumatologia pediatrica presso le facoltà universitarie Gemelli, La Sapienza e Tor Vergata di Roma, partecipazione a progetti di ricerca internazionali e responsabile scientifico di alcuni progetti di ricerca all'ospedale pediatrico Bambin Gesù. Anche in questo caso si tratta, insomma, di un professionista in grado di garantire un salto di qualità all'azienda sanitaria nel suo complesso, ed in particolare agli ospedali di Orvieto e di Narni-Amelia, come previsto nelle strategie e negli obiettivi programmatici della giunta regionale dell'Umbria e della direzione della Asl. “L'ingresso della dottoressa Cortis – afferma il direttore generale dr. Vincenzo Panella – ci permette di rafforzare e qualificare ulteriormente la nostra attività nell'area materno-infantile per offrire risposte complete e di alta specialità sia alla comunità della provincia di Terni che ad utenti extraprovinciali ed extraregionali vista anche la collocazione strategica dei nostri ospedali, di frontiera tra Umbria e Lazio”. “L'Asl 4 provinciale, in linea con la programmazione regionale – conclude il manager sanitario – sta lavorando con grande impegno in questa direzione, malgrado la forte contrazione delle risorse, che pesa come un macigno sulle strategie di sviluppo”.