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LA DESTRA DENUNCIA: “ACQUA SALATA”

Le polemiche di questi ultimi tempi relativi alla gestione dell'acqua da parte della Vus in Valnerina tengono banco in seno al centrodestra. Se ieri sera infatti la questione è stata uno dei punti caldi del consiglio comunale di Cascia, ad intervenire oggi è il consigliere regionale Aldo Tracchegiani (La Destra). A tener banco sono principalmente le tariffe che, nonostante siano avvertite come altissime dagli abitanti della Valnerina, sono le più basse dell'Umbria.
“L'aumento della tariffa per l'erogazione dell'acqua in Valnerina – afferma Tracchegiani – è ingiustificato e inaccettabile. Esso grava principalmente sulle fasce deboli: anziani e pensionati”.
“Il gruppo di minoranza 'Insieme per Cascia' – informa il consigliere regionale – ha rivolto una interpellanza al sindaco Gino Emili per sapere che tipo di condotta intenda tenere riguardo alla gestione idrica, attualmente assegnata alla Vus. Albergatori e ristoratori, ma non solo, si sono visti recapitare bollette dell'acqua con aumenti di circa il 700 per cento. Questo a scapito di operatori del settore turistico, con il quale queste zone praticamente vivono, ma anche di singoli cittadini. Essendo questa un'area in cui le abitazioni si trovano anche sparse, diversi paesi non hanno neppure il contatore dell'acqua e pagano un canone di base che in questi giorni è triplicato”.
“I cittadini- prosegue Tracchegiani – chiedono di riprendersi la gestione diretta della rete idrica, essendo indignati per l'aumento vertiginoso delle tariffe a fronte di un servizio carente. L'acqua è un bene comune
e un diritto di tutti: i cittadini non vogliono esserne privati e si sono già costituiti in comitati a Norcia, Cascia e Monteleone. L'intenzione è di far sì che la zona riprenda il controllo dell'erogazione dell'acqua in gestione alla Vus o almeno che si rivedano le tariffe. E' stata anche messa in atto una raccolta di firme per una soluzione alla crisi che è stata inviata a Provincia, Regione e Ato. Mi impegnerò – conclude Tracchegiani – affinché la questione arrivi ad essere discussa in sede regionale. La Valnerina è uno dei motori per l'economia umbra, grazie alla sua vocazione turistica, e ciò che sta accadendo certo non giova alla sua immagine, né a quella dell'Umbria in genere”.