Riviste turistiche e guide gastronomiche raccontano il “Gusto di Spello”.
Con tale titolo, il magazine “Grand Tour – Emozioni in viaggio”, dell’Istituto geografico De Agostini, ha scelto Spello per un lungo servizio sulla cucina creativa regionale tra “oleo-gastronomia, cucina dei fiori e convivio romano”. L’ultimo numero in edicola, dedicato all’Umbria, nelle 4 pagine sulla città descrive infatti, con accenti paesaggistici e culturali, valore e originalità dei suoi 24 ristoranti.
“Ritengo sia stato dato meritato risalto – afferma Antonio Luna, assessore allo sviluppo economico e turistico – al nostro distretto gastronomico. La qualità di proposta ed accoglienza dei nostri ristoranti è storica: oggi le loro luci e i tavolini all’aperto abbelliscono ancor più il centro storico; nuovi e creativi sono invece i percorsi e i menù a supporto delle principali manifestazioni turistiche come l’Infiorata, Hispellum, l’Oro di Spello. Fondamento di tale successo è il quotidiano uso delle eccellenze agroalimentari del territorio, a partire dall’extravergine”.
A riprova di ciò ben due aziende locali, il Frantoio di Spello UCCD e l’Azienda agraria di Simona Felicioni, sono state appena inserite nella guida Gambero rosso “Oli d’Italia. I migliori extravergine” e in quella dello Slow Food “Guida agli extravergine 2011”.
La prima è l’antica cooperativa fondata nel 1947. Si deve a questo molino buona parte della storia olivicola di Spello, da sempre tra le aree più vocate, grazie a terreni di superba tessitura e consistenza. L’altra segnalazione riguarda l’azienda della famiglia Felicioni, dedita alla coltivazione dalla metà del 1800 in una splendida zona, con numerose piante secolari, ai piedi del Subasio.
“I due riconoscimenti – conclude Luna,– oltre a premiare qualificate realtà produttive, a cui vanno le congratulazioni dell’Amministrazione comunale, esprimono un significativo dato di valore per l’intera agricoltura spellana. Intanto perché entrambi i volumi selezionano solo 250 aziende italiane su un panorama complessivo di quasi 900.000. Inoltre perché le due società coprono un’area rurale di oltre 4 chilometri quadrati coltivata da circa 450 famiglie di produttori. Una cifra rilevante perché corrispondente all’80% del territorio olivicolo locale. Peraltro nell’altro 20% abbiamo un produttore che ha vinto il Sirena d’oro di Sorrento ed altre affermate aziende. Da questi semplici dati si può capire perché abbiamo coniato lo slogan Oro di Spello”.