Mercoledì mattina, per la prima riunione del tavolo dell’alleanza anti-Salvini (chiamato anche del Patto civico per l’Umbria o del centrosinistra allargato a civici e M5s, a seconda dei punti di vista) c’era quasi tutti. Mancava Floriano Pizzichini, portavoce della federazione civica dell’Umbria dei Territori che si è mossa un po’ a zig-zag in queste settimane di avvicinamento alla campagna elettorale.
I partiti politici hanno risposto tutti all’appello, anche se tra i cespugli si sono sentite lamentele per il metodo adottato in una partita che giocata tutta fra Pd e M5s, tra l’altro a Roma.
Ma intorno a Vincenzo Bianconi, la coalizione si va ormai definendo. Anche perché sabato alle 12 scade il termine ultimo per presentare le liste collegate al candidato presidente.
Con la lista del Pd e quella del Movimento 5 stelle, quasi chiuse, ci sarà quella per Bianconi Presidente. Una lista per la cui composizione contribuirà anche Andrea Fora, che in caso di sua candidatura per Palazzo Donini era pronto a metterne in campo tre.
Un’altra lista sarà quella che metterà insieme i partiti alla sinistra del Pd, anche se qualcuno è tentato dalla lista civica ambientalista, visto che il tema della salvaguardia ambientale pare tornato nell’agenda politica.
La sesta lista a sostegno di Vincenzo Bianconi sarà quella formata dai socialisti e da altre formazioni dell’area radicale e social-democratica. I socialisti hanno lamentato la scarsità di tempo a disposizione, visto il prolungato tergiversare sul candidato, per mettere in piedi una lista autonoma. Ora tutti ventre a terra per riempire le 20 caselle e, soprattutto, trovare le firme necessarie (da 250 a 500 per ciascuna lista).