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LA CITTA' NON E' PIU' DIVISA (GUARDA LE FOTO)

Redazione

LA CITTA' NON E' PIU' DIVISA (GUARDA LE FOTO)

Gio, 06/11/2008 - 19:20

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Ha riaperto, dopo mesi di contestazioni, una petizione con centinaia di firme a corredo, ed una lista lunghissima di lamentele popolari, il sottopassaggio di Porta Ancona. La vicenda nasce a seguito dell'applicazione di una disposizione dell'Unione europea che impone a tutti gli stati membri la chiusura degli attraversamenti ferroviari e la realizzazione di opere sostitutive. A Foligno di passaggi a livello ce ne sono ben 9, due dei quali a ridosso di aree agricole ed uno soltanto strettamente pedonale: appunto quello di Porta Ancona. Le procedure,che,al di la del gioco di parole, procedevano al ritmo del bradipo sono state accelerate dopo l'incidente ferroviario mortale che costò la vita ad un'anziana signora che voleva svalicare l'anello che congiunge l'area di via Garibaldi a Quella di Porta Ancona tramite l'incrocio di via Cesare Battisisti-via IV Novembre. L'iter burocratico, con tanto di contributo di Rfi,la branca delle ferrovie che si occupa dei binari e di tutto ciò a loro annesso, ha previsto la modifica del sottopassaggio pensato esclusivamente a livello di utilizzo pedonale, con la nuova veste pedonale e ciclabile. L'apertura al pubblico, pur se l'opera non è ancora del tutto terminata, ha fatto registrare profonda soddisfazione tra la cittadinanza. Soprattutto tra quella che, in una città in piana come Foligno, si sposta in bicicletta e che,fino alla scorsa settimana, era costretta a fare le vecchie scalette del sottopassaggio incollandosi, letteralmente, in spalla la bicicletta con cui proseguire il viaggio verso il cuore del centro storico, o per far rientro a casa. E se da un lato si gioisce per la fine di un problema c'è, dall'altro, chi problemi ancora sottolinea. A prendere posizione è Luciano Gasparrini, presidente del Comitato popolare di Porta Ancona . “Le curve delle corsie pedonali e ciclabili – spiega Gasparrini – sono troppo strette e le discese che concludono sono troppo ripide, assecondando così l'alta velocità dei ciclisti che le percorrono. questi elementi – prosegue il rappresentante del comitato cittadino – rischiano di mettere in pericolo l'incolumità di chi percorre il sottopasso. Con una curva così stretta non è facile vedere chi arriva dall'altra parte e non è difficile avere incidenti con altri ciclisti, o peggio passeggini, dal momento che lo spazio per passare è davvero poco”.


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