«Perché non pensare che anche questo Natale vissuto nelle difficoltà che ben conosciamo a causa del terremoto non possa segnare l’inizio di una rinascita materiale (abbiamo bisogno di case e di chiese) e interiore fatta di solidarietà, di accoglienza reciproca, di collaborazione, di sostegno per guardare avanti insieme e con forza. È l’augurio che mi sento di formulare per il prossimo Natale». Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, avvia questa settimana che porterà la Chiesa a ricordare la nascita di Gesù. «Affronteremo un Natale – prosegue – nella precarietà, nella fragilità e nella trepidazione. In mezzo a tutto questo, però, la speranza non è mai venuta meno. Dalla disperazione, dalla paura e dalle macerie è possibile costruire qualche cosa di nuovo. Così è stato con l’avvento del Figlio di Dio sulla terra: in una società in disgregazione la novità della presenza di questo bambino diede il via ad un mondo nuovo». Mons. Boccardo ricorda che la «gente ha bisogno di sicurezza e dignità. Confido che tutte le affermazioni fatte in questi mesi riguardo ad una ricostruzione seria e immediata possano trovare concretizzazione presto e bene. Ogni giorno sperimentiamo una rete enorme di solidarietà e di aiuto: tanti si fanno presenti e offrono collaborazione. È un bell’abbraccio di fraternità e vicinanza».
Campo Caritas e Centro di Comunità. Un primo segno in questa direzione è l’inaugurazione giovedì 22 dicembre alle ore 16.00 del Campo Caritas nei terreni adiacenti la Madonna delle Grazie a Norcia (la chiesa è crollata, l’edificio che per anni ha ospitato i campi scuola dei ragazzi delle Diocesi è da abbattere). Sarà l’Arcivescovo a benedire il Campo e avviare ufficialmente la presenza della Caritas nelle zone terremotate (ufficiosamente lo era fin dal 24 agosto, data della prima scossa di terremoto), alla presenza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, del sindaco di Norcia Nicola Alemanno, del parroco di Norcia don Marco Rufini, del direttore della Caritas di Spoleto-Norcia Giorgio Pallucco e dei volontari. Sono stati posizionati quattro container per ospitare i volontari della Chiesa di Spoleto-Norcia e delle altre italiane – tantissime già le richieste pervenute – che si alterneranno nel servizio di sostegno morale e materiale alle persone. In una tensostruttura di 150 metri quadrati è stato allestito un emporio della solidarietà: sarà il punto di distribuzione dei generi di prima necessità che vengono portati dai magazzini Caritas di Spoleto. Nella stessa area sorgerà il Centro di Comunità di Caritas Italiana (una struttura di legno per le celebrazioni eucaristiche, le attività pastorali, momenti di aggregazione e festa). Accanto al Centro Caritas, si sono trasferiti a vivere con il loro camper il parroco di Norcia don Marco Rufini e Rinaldo e Francesca, la coppia di sposi che dai primi di novembre è nelle zone terremotate a nome di Caritas Umbria per ascoltare e portare speranza tra la gente. Il logo del Campo Caritas è la scena della lavanda dei piedi, gesto compiuto da Gesù ai suoi discepoli durante l’Ultima Cena, che ben indica lo stile di servizio e di carità della Chiesa. Insomma, la Madonna delle Grazie diventerà il centro pastorale di Norcia per tutto il tempo della ricostruzione.
Dalle scuole al concerto. Sempre giovedì 22 dicembre mons. Boccardo alle 10.00 incontrerà, per gli auguri di Natale, i ragazzi delle scuole superiori di Norcia. Alle 11.00 parteciperà all’inaugurazione, in una struttura di legno posizionata nella zona della pista di pattinaggio di Norcia, della scuola dell’infanzia. Alle 15.00, poi, prenderà parte alla riapertura di Corso Sertorio della città di S. Benedetto. Alle 21.00, infine, sarà a Spoleto al Teatro Nuovo “G. C. Menotti” per il Concerto di Natale organizzato dalla Diocesi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Si esibiranno la Banda della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano e l’Associazione culturale giovanile “Bisse”. Presenta, Francesco Ragni.
L’Arcivescovo presiede le celebrazioni di Natale in Valnerina. Sabato 24 dicembre a mezzanotte mons. Boccardo presiederà la Messa della notte di Natale a Norcia, nella tensostruttura adibita a Centro Pastorale. Domenica 25 dicembre, invece, celebrerà la Messa del giorno di Natale a Cascia (11.30, tensostruttura di Piazza Dante) e a Preci (15.00, Centro di Comunità Caritas). Nel prepararsi a queste importanti celebrazioni l’Arcivescovo ricorda la presenza del pinnacolo della Basilica di S. Benedetto a fianco del presepe in Piazza S. Pietro in Vaticano: «È il segno delle nostre chiese distrutte che indica, oltre al bisogno della ricostruzione, un richiamo all’Europa chiamata a riscoprire le proprie radici cristiane che l’hanno generata e sostenuta. Perché non pensare – conclude mons. Boccardo – che da Piazza San Pietro parta questo messaggio per il Continente Europeo: ritrovare le radici cristiane per continuare a costruire una società che sia degna dell’uomo e dunque, per noi credenti, anche degna di Dio».