Dieci milioni di euro di fondi 8×1000 per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. È quanto stanziato dalla Conferenza episcopale italiana, presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, in favore delle 220 Caritas Diocesane che operano sul territorio nazionale. Un finanziamento straordinario che andrà a sostenere gli interventi più urgenti che ciascuna Caritas individuerà all’interno del proprio territorio a supporto delle fasce più deboli della comunità.
I soldi che annualmente i cittadini destinano alla Chiesa cattolica potranno essere così utilizzati per l’acquisto di generi di prima necessità o per promuovere servizi di ascolto – come l’attivazione di numeri verdi dedicati ad anziani soli o persone fragili – o ancora al mantenimento dei servizi minimi per le persone in situazione di povertà estrema. “Questo stanziamento straordinario della Cei – ha commentato il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu – si pone per le Caritas diocesane come un segno concreto di speranza e conforto. Le Chiese locali, in questo modo, continueranno a non far mancare il dinamismo forte della Carità”.
A beneficiarne, dunque, anche la Caritas Diocesana di Foligno, in campo al fianco dei più fragili già dalle prime ore dell’emergenza. In quest’ottica, prosegue a ritmo serrato l’impegno di operatori e volontari. Per gestire al meglio la situazione è stata anche creata un’equipe Covid-19, mentre a breve verrà attivato il numero verde dedicato e fornito anche un servizio di ascolto e consulenza psicologica. Tra le iniziative in fase di avvio anche la produzione, attraverso il prezioso contributo dei volontari e l’utilizzo della sartoria solidale, di mascherine protettive da destinare a chi ne avrà bisogno. In collaborazione, poi, con la Protezione civile, l’Ufficio pastorale della Diocesi ha disposto un piano di emergenza per la quarantena, mettendo a disposizione strutture ad hoc per l’accoglienza di eventuali contagiati. “Ci auguriamo – ha commentato a questo proposito il direttore Mauro Masciotti – che non ce ne sia, però, bisogno”.
Intanto, come detto, va avanti il lavoro quotidiano per ciò che riguarda i servizi essenziali. A cominciare dalle attività del Centro di ascolto, attivo con un servizio telefonico dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12. Garantita anche la mensa attraverso la fornitura di pasti di asporto, sia pranzo che cena, in un’unica consegna dalle 11.30 alle 12.30. Su appuntamento l’accesso all’Emporio della solidarietà, così da evitare assembramenti o code. Infine, continua ad essere garantita l’accoglienza di uomini o donne con bambini nelle strutture che la Caritas mette a disposizione quotidianamente nel rispetto delle disposizioni di carattere igienico sanitarie e di prevenzione della diffusione delvirus Covid -19, previsti dalla normativa vigente.
“Nonostante la paura e l’incertezza – ha commentato a questo proposito il direttore Masciotti – dobbiamo interrogarci su come trovare il giusto equilibrio tra la tutela della salute individuale e collettiva e il soddisfacimento dei bisogni primari dei poveri, che ogni giorno bussano alle nostre porte, così come l’impellenza di dare vicinanza a chi per condizioni sociali vive l’esclusione e la solitudine, che nel contesto odierno sono in costante aumento. Ora più che mai – ha quindi concluso – siamo chiamati a riscoprire e testimoniare in maniera nuova il senso del servizio e della comunione”.