Prende vita in Umbria un istituto di credito proiettato su dimensioni regionali: il Credito Cooperativo Umbro – Bcc Mantignana Società cooperativa. Domenica 25 maggio, a Perugia, l’assemblea straordinaria dei soci di quella che può essere ormai definita la ex Banca di Mantignana e di Perugia, deliberando con voto unanime il cambio di nome e l’apertura, già autorizzata dalla Banca d’Italia, di una sede distaccata a Terni, ha infatti compiuto il passo determinante per la nascita dell’istituto. Al tavolo di presidenza dell’assemblea erano presenti Paolo Grignaschi, direttore della Federazione delle banche di credito cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna, Antonio Marinelli, Marcello Morlandi, rispettivamente presidente e direttore generale della Banca di Mantignana e di Perugia, nonché il presidente del Collegio sindacale Luca Mercati; le funzioni di segretario sono state assolte dal Notaio Giuseppe Brunelli. “Un’operazione – ha sottolineato Marinelli – che, come palesemente sta a indicare la scelta del nuovo nome, non si identifica nella mera ambizione di occupare ulteriori spazi operativi, ma costituisce il presupposto per una radicale evoluzione della Banca di Mantignana e di Perugia allo scopo di essere una banca di carattere locale che ha come obiettivo fondamentale il contatto con le persone”. “Si concretizzano in questo modo – ha continuato Morlandi – le linee strategiche poste in essere dal consiglio d’amministrazione della banca che, in relazione alle difficoltà riscontrate dal comitato promotore della Bcc delle Terre umbre di Terni nel raggiungere la necessaria dotazione patrimoniale valevole per l’ottenimento dell’autorizzazione a operare da parte della Banca d’Italia, ha inteso offrire agli ex soci della non autorizzata banca ternana l’opportunità di accedere comunque ai vantaggi del credito cooperativo attraverso la realizzazione di una propria sede distaccata nella città”.
Nella stessa giornata, l’assemblea riunita in seduta ordinaria ha anche approvato il bilancio di esercizio 2013. “Un anno sicuramente impegnativo – ha ricordato Marinelli – per la pesantissima congiuntura economica i cui effetti si sono ripercossi sulle imprese e sulle famiglie”, ma che comunque – riprende il direttore Morlandi – “ha consentito alla banca, che oggi conta 15 filiali ed oltre 3 mila soci, di conseguire risultati più che soddisfacenti con significativi incrementi delle masse di raccolta”. Al netto delle imposte e dei consistenti accantonamenti sul rischio di credito, l’esercizio si è infatti chiuso con un utile di 1,282 milioni di euro, superiore del 46,01 per cento rispetto all’anno precedente. “Un risultato di tutto rispetto per i tempi che corrono – ha spiegato Grignaschi – e importante soprattutto perché contribuisce all’ulteriore rafforzamento dell’istituto coerentemente con le politiche di patrimonializzazione sostenute da tempo dalla banca nella consapevolezza che solo un patrimonio forte può consentirle di continuare a svolgere il suo ruolo di sostegno all’economia del territorio”. Per quanto riguarda la raccolta totale si rileva un aumento del 6,2 per cento rispetto al 2012, mentre l’aggregato degli impieghi, anche mediante il supporto della Banca Corporate del gruppo Iccrea, ha contribuito a sostenere adeguatamente l’economia del territorio. Il patrimonio netto della banca ammonta a 34,698 milioni di euro con un aumento del 7,70 per cento rispetto al 2012.