Il Dipartimento per le Dipendenze dell'Asl n.3 è stato individuato dalla Regione Umbria come capofila del progetto nazionale “Unità operative ad elevata integrazione tra i servizi pubblici e del privato sociale per il trattamento e la riabilitazione dei cocainomani e dei consumatori di psicostimolanti” finanziato dal Ministero per la Salute. Il ruolo guida del servizio dell'Asl n.3 arriva grazie ad una consolidata attività nel corso degli anni. Infatti, il Dipartimento diretto dalla dottoressa Sonia Biscontini ha attivato dal 2002 un Servizio Nuove Dipendenze nelle due sedi di Foligno e Spoleto, diverse dal Ser.T. in ambiti quindi non stigmatizzanti e con metodologie di intervento adeguate a questo tipo di pazienti. Ha messo in atto, inoltre, un alto livello di integrazione con il privato sociale, nello specifico con la comunità La Tenda e, infine, il Dipartimento vanta una provata esperienza e capacità nella gestione delle sperimentazioni. Per il progetto sono stati individuati 4 operatori (1 medico, 2 psicologi, 1 infermiera) che sono stati ulteriormente formati su competenze, abilità tecniche e capacità di intervento specialistiche. I professionisti del Servizio Nuove Dipendenze utilizzeranno metodologie cliniche e psico-sociali intensive per “de-condizionare” dalla sostanza accompagnate, se necessario, da terapia farmacologia. In particolare verranno utilizzati counselling individuali e di gruppo, interventi educativi e terapia cognitivo-comportamentale. Grande attenzione anche alle problematiche di tipo clinico sia fisiche, in particolare l'attività cardio-circolatoria, che psichiatriche correlate all'uso di psicostimolanti e alle caratteristiche di poliabuso (alcol) dei soggetti in trattamento. Obiettivo del Progetto è sperimentare nuove forme di intervento diagnostico e terapeutico orientate ad un elevato grado di integrazione tra servizi pubblici e privato sociale. Vengono così proposte innovative strategie di trattamento e riabilitazione per i consumatori di cocaina, ampliando le classiche metodologie utilizzate dai Ser.T. e dalle strutture residenziali e semiresidenziali. Una vera e propria task-force contro il nuovo e dilagante consumo di sostanze psico-stimolanti rilevato impietosamente dai dati: in Italia oltre il 2% dei sedicenni hanno già provato la cocaina, mentre a 19 anni il dato aumenta vertiginosamente superando il 10%. Raddoppia il numero dei soggetti tra i 35 e i 45 anni che riferiscono l'uso di cocaina.