JULIO IGLESIAS A SETTEMBRE A SPOLETO: OSPITE DELLO CHEF ANGELO FRANCHINI. IL CUOCO CHE CAVALCA OGNI COSA SI MUOVA (Le foto esclusive) - Tuttoggi.info

JULIO IGLESIAS A SETTEMBRE A SPOLETO: OSPITE DELLO CHEF ANGELO FRANCHINI. IL CUOCO CHE CAVALCA OGNI COSA SI MUOVA (Le foto esclusive)

Redazione

JULIO IGLESIAS A SETTEMBRE A SPOLETO: OSPITE DELLO CHEF ANGELO FRANCHINI. IL CUOCO CHE CAVALCA OGNI COSA SI MUOVA (Le foto esclusive)

Sab, 07/06/2008 - 16:36

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Julio Iglesias sarà molto presto a Spoleto. A prometterlo allo chef Angelo Franchini – che lo rileva in esclusiva a Tuttoggi.info – è stato lo stesso cantante che fa impazzire le donne di tutto il mondo. I due si sono incontrati la scorsa settimana ad Ankara, dove Iglesias aveva in programma un concerto al Anadolu Gösteri Kongre Merkezi. Franchini invece era impegnato prima in un work shop a Safranbolu (per la terza edizione del Festival della gastronomia) poi ad Ankara dove ha curato la cena di gala per l'esclusivo Italian Lifestyle Festival, patrocinato dalla nostra Ambasciata, dall'Istituto italiano di cultura e dallo Swiss Hotel, noto per la cucina di Kurt Johnson.

Dove, in ascensore, ha casualmente incontrato Iglesias. “Ciao Julio”, lo ha salutato lo spoletino. “Lui ha ricambiato e vedendo la mia divisa da chef mi ha chiesto se potevo indicargli un ristorante” racconta a TO®. Tanto è bastato all'irriverente Franchini per rompere il ghiaccio. “Ma non se ne parla neanche – gli ha risposto -, Julio sarei onorato di cucinare per te. Lui ha accettato e per ricambiare la gentilezza mi ha invitato insieme a Kurt e alla moglie al suo concerto”. Lo chef di Castello Almonte ha così passato il pomeriggio a preparare alcune leccornie per il suo prestigioso invitato e tutto lo staff. Una quindicina in tutto. Tornato dal concerto si è rimesso ai fornelli. Fra l'imbarazzo di Kurt e dello stesso direttore dello Swiss Hotel che non condividevano quel modo di fare, per così dire informale, che da sempre però consente agli italiani di conquistare il mondo.

“Quando è arrivato in Hotel – continua Franchini – Iglesias ha preteso che cenassi con lui. E vai, con la padella in mano a far la spola fra la cucina e la sala. Con Kurt sempre più annichilito. Cosa ho preparato? Degli assaggi. Ho cominciato con una bruschetta con mozzarella e tartufo, poi un risotto al pesto umbro (con erbe di campo, n.d.r.) e delle penne con scampi e aspargi. Di seguito un branzino grigliato all'olio di oliva e un filetto di manzo al Sagrantino. Per concludere con un tortino al cioccolato con gelato alla nocciola”. Tutto a base di alcuni dei più noti prodotti tipici dello spoletino: dal tartufo Urbani, ai pregiati vini della Cantina Spoleto Ducale, all'olio Monini. Una curiosità. Iglesias ha talmente apprezzato l'olio della nota azienda spoletina da richiederne una bottiglietta a Franchini. “Gli ho fatto dono di alcune bottiglie e lui era contentissimo”

Terminata la cena Franchini ha chiesto a Iglesias di poter cantare insieme “Se mi lasci non vale”. E così via “La valigia sul letto è quella d'un lungo viaggio, e tu senza dir niente hai trovato il coraggio, con l'orgoglio ferito di chi poi si ribella, ma quando t'arrabbi sei ancora più bella. E…”

Poi la promessa. “Verrai a Spoleto?” ha chiesto il cuoco dell'Università dei Sapori. “Credo proprio di sì, voglio assaggiare ancora la tua cucina. Ci sentiamo a Settembre. Ho un viaggio da fare, da Firenze a Salerno. In quella occasione farò una deviazione per Spoleto”.

“Erano le tre del mattino quando ci siamo salutati. Con Kurt che ancora non credeva ai suoi occhi”.

L'esperienza in Turchia si è conclusa dunque nel migliore dei modi per il nostro chef, che ha ricevuto recensioni fantastiche dalla stampa locale fra cui quella di Milliyet (clicca qui) e di Haberler (clicca qui). Conoscendo molte autorità come il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Turco, che lo ha portato in visita in un aeroporto militare (dove Franchini, che lo scorso anno si è aggiudicato il premio Dahiatsu, non si è fatto sfuggire l'occasione di mettersi ai comandi di un aereo e un elicottero militare). Non l'ha scampata neanche l'Ambasciatore italiano Carlo Marsili: Franchini è riuscito a mettere il piede anche sulla sua auto diplomatica. A farne le spese anche un 'impietrito' leone. Insomma, qualunque cosa si muova, guardate bene: potreste trovarvi sopra il nostro Franchinone

(Ca.Cer.)

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