Sport

Judo, l’olimpionico Girolamo Giovinazzo a Terni

L’olimpionico del judo Girolamo Giovinazzo, medaglia d’argento ad Atlanta 1996 e medaglia di bronzo a Sidney 2000 è stato l’ospite d’onore della sessione di esami per il passaggio di cintura della sezione Judo della Polisportiva Ternana del presidente Maurizio Sciarrini.

Ad accogliere Giovinazzo, oltre al direttore Roberto Colombini, all’istruttore Alessandro Cervelli e tutto il team degli istruttori, anche l’assessore allo sport Elena Proietti

Così Maurizio Sciarrini: “Siamo particolarmente orgogliosi ed onorati di aver avuto ospiti presso la nostra struttura un atleta ha scritto un pezzo della storia dello sport italiano, una gloria italiana nel mondo, che ha tenuto alti i colori dell’Italia in due Olimpiadi, ad Atlanta. Stiamo pensando fra l’altro di collaborare con lui per qualche stage e qualche iniziativa”.

L’assessore Proietti ha consegnato a Giovinazzo un gagliardetto del Comune, complimentandosi con la struttura: “Per me è prima di tutto una gioia, da donna di sport, vedere tutti questi ragazzi qui per questo appuntamento – ha detto -. Questo sito, il San Valentino Sporting Club e la Polisportiva Ternana sono eccellenze della nostra città e spero che possa crescere ancora e che nascano sempre più centri sportivi in città. Lo sport ha un grande valore sociale e questo appuntamento di oggi lo dimostra. Ringrazio Girolamo Giovinazzo ed è un onore accoglierla nella nostra città: questa è una città che vive di sport e il Comune è pronto ovviamente a collaborare per qualunque iniziativa sportiva”.

Girolamo Giovinazzo, prima di dedicarsi ai 45 allievi, alcuni anche piccolissimi, della sezione Judo della Polisportiva Ternana, ha parlato del suo sport e dei valori che trasmette: “Ho dedicato tutta la mia vita prima nelle Fiamme Gialle e ora come allenatore in una società: è la passione che ha mosso la mia vita e non ho dubbi che sia questo il motore che deve spingere i ragazzi a praticare una disciplina come questa, che fra l’altro affonda le radici nella tradizione ed insegna prima di tutto la disciplina ed il rispetto delle regole e dell’avversario, oltre a tanti valori che oggi sono andati persi”. Un pensiero anche per i ragazzi ‘speciali’ diversamente abili che si allenano quotidianamente con i normodotati alla Polisportiva: “Questo è uno sport di contatto – dice Giovinazzo – e non c’è disciplina migliore per aiutare questi ragazzi nel percorso di socializzazione con gli altri”.