''Jazzit Fest'' 2015 a Collescipoli | Il programma degli eventi - Tuttoggi.info

”Jazzit Fest” 2015 a Collescipoli | Il programma degli eventi

Redazione

”Jazzit Fest” 2015 a Collescipoli | Il programma degli eventi

In scena dal 26 al 28 Giugno
Mar, 16/06/2015 - 11:12

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Il Jazzit Fest va in scena tra il 26 e il 28 giugno 2015 all’interno di un piccolo borgo medievale umbro abitato da trecento persone, Collescipoli (TR), che per l’occasione fa inclusione sociale con la musica ospitando artisti, creativi e addetti ai lavori all’interno di abitazioni private, chiostri, palazzi storici, piazze e chiese.

Il Jazzit Fest nasce come occasione di incontro e confronto tra musicisti jazz, addetti ai lavori, la redazione e i lettori di Jazzit; è quindi un momento di aggregazione e di ‘io collettivo’ per superare la frammentazione della comunità jazzistica nazionale, che spesso non riesce a comunicare e fare rete.

Il Jazzit Fest è prodotto dalle piattaforme editoriali Jazzit e Il Turismo Culturale senza far ricorso, per scelta, ai contributi pubblici: esso è reso possibile grazie al coinvolgimento della Pro Loco Collescipoli, che fa accoglienza ed eroga il servizio ristoro.

Per accogliere tutti coloro che giungeranno da fuori regione abbiamo siglato un accordo di collaborazione con il Distretto Turistico della Provincia di Terni così da offrire tariffe scontate e speciali convenzioni con le strutture alberghiere ed extra alberghiere della provincia.

Il Jazzit Fest, fin dalla sua prima edizione promossa nel 2013, si è caratterizzato per la sua prassi organizzativa basata su una “Carta dei Valori e Codice Etico” in cui sono esposti i nostri dieci punti cardinali:

1] zero contributi pubblici
2] sostenibilità ambientale
3] direzione artistica ‘open source’
4] residenze artistiche
5] sharing economy
6] inclusione sociale
7] turismo culturale
8] volontariato attivo
9] azionariato diffuso
10] mobilità alternativa
In virtù dei valori espressi e dei suoi paradigmi produttivi e progettuali, il Jazzit Fest ha meritato il patrocinio onorario della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, una good practice europea dal titolo “Jazzit Fest: Culture Shapes The Smart City” a firma della European Regional Development Fund e la buona pratica della cultura #laculturachevince.

Il programma dei concerti, o meglio, delle residenze creative:

Il programma del Jazzit Fest nasce ‘open source’, a sorgente aperta, per iniziativa diretta della comunità artistica e degli addetti ai lavori: un modo per aggiornare l’idea stessa di direzione artistica e per stimolare la curiosità verso la scena jazzistica nazionale magari meno conosciuta ma altrettanto significativa, ricca di idee e di creatività.

Nell’arco di tre giorni, dal 26 al 28 giugno 2015, andranno in scena 63 concerti ufficiali, due picnic musicali, più decine di house concerts e happening sonori: saranno coinvolti almeno 450 musicisti che vivranno una ‘tre giorni’ di residenza creativa.

Il programma accoglie giovani promesse e alcune tra le più significative firme del jazz italiano. E tra i tanti segnaliamo: Enrico Intra, Massimo Nunzi e l’Orchestra Operaia, Giovanni Falzone, Pasquale Innarella, Luca Aquino ‘aQustico’, Achille Succi, Giuseppe Bassi, Enrico Merlin, Fabio Giachino Trio, Francesco Cusa ‘Naked Musicians’, Cettina Donato, Domenico Sanna, Francesco Lo Cascio, Lorenzo Feliciati, Angelo Olivieri ‘ZY Project’, Michele di Toro, TriAd Vibration, Michele Salgarello, Massimiliano Rolff, Susanna Stivali, Leonardo De Lorenzo Nonet, Marcello Allulli, Francesco Diodati, Ermanno Baron, Antonio Apuzzo ‘Strike’, Antonio Figura Trio, Marco Fumo, Stefano Lenzi Quintet, Gianmarco Scaglia, Vincenzo Saetta, Pino Sallusti, Roberto Altamura, Giancarlo Tossani, Simona Severini, Collettivo Casa Cava, Mario Nappi, Salvatore Russo, Giovanni Paolo Liguori, Mauro Bottini, Marchetti-Alessandrini duo, Niccolò Faraci, Nico Pistolesi e Carolina Bubbico con la scuderia Workin’ Label). E poi, a fianco dei già noti maestri, si potranno ascoltare decine di talenti della nuova generazione: il presente e il futuro del jazz italiano!

A questi si uniranno musicisti internazionali [Roy Powell, William Leniham e Gabriel Moraes 4tet] e straordinari protagonisti della musica italiana, artisti di grande popolarità e noti al pubblico extra-jazzistico: e tra questi come non ricordare il pianista e compositore Vittorio Nocenzi [Banco del Mutuo Soccorso] che si esibirà in piano solo con il progetto ‘Nonostante’.
Tutti i concerti sono a ingresso libero a donazione spontanea: admission is free: pay-what-you-wish

La partecipazione dei musicisti, volontaria e spontanea, non è finalizzata alla performance live (peraltro di trenta minuti più bis e senza biglietto d’ingresso) ma è alimentata dal desiderio di vivere una ‘Residenza Creativa’.

Il concerto non è il momento centrale del Jazzit Fest: ciascun musicista sarà ospitato per tre giorni nelle case del borgo medievale umbro di Collescipoli e ciascuno di loro potrà scrivere, arrangiare, produrre, provare, suonare e registrare musica con altri colleghi contando sull’ospitalità offerta da Jazzit e sull’accoglienza dei cittadini di Collescipoli, che apriranno le loro abitazioni per allestire sale prove, studi di registrazione, palchi ma anche ambienti creativi in cui dar vita a photoshooting, videoclip e conferenze.
E tutto ciò che viene generato – musica, fotografie e video – diventa di pubblico dominio, royalty-free, o viene concesso dall’autore alla Jazzit Records e alla Jazzit Tv per scopi non commerciali.

Milk Studios partecipa a una ‘Residenza Creativa’ del Jazzit Fest allestendo uno studio di registrazione mobile in un’abitazione privata offerta dagli abitanti di Collescipoli. Grazie alla straordinaria attività di Milk Studios sono già nate numerose produzioni discografiche che vanno ad alimentare la radio del Jazzit Fest.

La Jazzit Academy nasce come momento di riflessione e incontro con alcuni tra i più importanti protagonisti della musica e della cultura italiana e internazionale. Ciascun intervento, della durata di quaranta minuti, sarà promosso all’interno delle prestigiose sale di Palazzo Catucci a Collescipoli.

Tra i protagonisti dei sei incontri del 2015 ci saranno anche il recente vincitore del Grammy Award per la critica musicale, Ashley Kahn, il critico inglese Stuart Nicholson e il ceo di Soundtracker Daniele Calabrese.

Sabato 27 giugno, poi, la Jazzit Academy ospiterà un evento di straordinaria rilevanza: per iniziativa di EMMA For Peace e Banco Factory sarà promosso un dialogo ‘a più voci’ attorno a ‘Il Cantico dei Cantici’ che coinvolgerà Vittorio Nocenzi [Banco del Mutuo Soccorso], Davide ‘Boosta’ Dileo [Subsonica], intellettuali e personalità rilevanti del mondo della cultura e delle istituzioni italiane.
L’intero ciclo di conferenze sarà offerto a titolo gratuito ma si potrà partecipare solo ed esclusivamente su prenotazione obbligatoria: scrivere a info@jazzitfest.it

Il Jazzit Fest accoglie dentro di sé il primo e unico jazz expo dell’industria jazzistica nazionale, con il desiderio di favorire un incontro e confronto tra tutti coloro che operano in ambito jazz: produttori discografici, promoter, direttori artistici, fonici, creativi, fotografi, blogger, formatori e produttori di strumenti musicali.

Grazie alla rete di relazioni nate attraverso le pagine della rivista JAZZIT abbiamo pensato fosse giusto, e necessario, creare i presupposti per “sentirsi comunità e industria”; comprendere quindi i bisogni, le necessità e le criticità di un settore – quello jazzistico – quanto mai generoso di qualità e quantità ma fin troppo vittima di una tendenza isolazionistica e separatista.

Chiunque voglia esporre nell’area expo, promuovendo la propria attività e facendo business diretto, potrà farlo liberamente; e ognuno potrà donare ciò che desidera, giusto per sostenere un minimo le spese di gestione della struttura ospitante, l’affitto di tavoli e panche, e per garantire la dovuta sorveglianza.

La comunicazione del Jazzit Fest si distingue in quanto realizzata ‘a impronta zero’: senza affissione di manifesti e locandine ma diffusa attraverso selfie e immagini social con l’hastag #eccomi_jazzitfest.  L’idea nasce per sensibilizzare la nostra comunità alla condivisione di valori, princìpi e idee; alla responsabilità e alla compartecipazione; all’azionariato diffuso e all’appartenenza a un evento che si distingue proprio in virtù della sua ‘Carta dei Valori’ e del suo ‘Codice Etico’.
Realizza la tua fotografia e inviale all’indirizzo e-mail info@jazzitfest.it.

La partecipazione di musicisti, addetti ai lavori, service, intellettuali e volontari si alimenta grazie ai princìpi della sharing economy, o economia collaborativa: ciò significa che ciascuno di loro mette a disposizione degli altri partecipanti – colleghi e non – beni e servizi di grande utilità, tempo, saperi, conoscenze, creatività e solidarietà.

Ed ecco che il Jazzit Fest si alimenta della partecipazione di oltre sessanta realtà [società, associazioni, consorzi, creativi, etc] che mettono a disposizione ciò che possono: backline, service, sviluppo app e web, prodotti necessari al funzionamento dell’evento ma anche servizi di comunicazione, videoclip, photoshooting e laboratori di musica per l’infanzia.

L’edizione 2015 si caratterizza per la partecipazione di due comunità – Matera (per iniziativa dell’Onyx Jazz Club – Gezziamoci) e Valle del Torto e dei Feudi (per iniziativa del My Way Festival) – che porteranno al Jazzit Fest i sapori e i prodotti tipici del loro territorio: una solidarietà partecipativa che sta coinvolgendo decine di produttori di olio, vino, pane, salumi, miele, verdura e latticini.

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