Perugia

Ivis Lumina Serie III, un alleato nella lotta alla leucemia

Grazie al Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” i ricercatori del Creo, il Centro di ricerca emato-oncologico dell’Università degli studi di Perugia, hanno un alleato in più nella lotta alla leucemia. Si chiama IVIS Lumina Serie III, un apparecchio di ultimissima generazione, utilizzato nei principali centri di ricerca al mondo.

Lo strumento, del valore di 175mila euro, è stato donato dal Comitato “Chianelli” ai laboratori di ricerca diretti dal professor Brunangelo Falini. Il sofisticato apparecchio permette, in studi preclinici, attraverso una tecnica di bioluminescenza, di individuare le cellule leucemiche e seguirne il comportamento sotto l’effetto di terapie specifiche.

Attraverso la luce, riesce – ha spiegato la professoressa Maria Paola Martelli, responsabile del Laboratorio di Biochimica delle Proteine – ad identificare nei topolini cellule leucemiche e l’evoluzione della malattia, nelle diverse fasi del trattamento. Questo ci permette di capire l’efficacia delle varie terapie farmacologiche, con immagini che vengono catturate in sequenza”. In pratica, colorazioni diverse nelle cavie consentono di monitorare l’andamento delle cellule tumorali, sino ai casi di guarigione, che l’apparecchiatura evidenzia con una colorazione bianca. Una strumentazione di cui pochissimi centri di ricerca dispongono.

“L’ultimissima frontiera – ha chiarito il professor Brunangelo Falini – è rappresentata dalla medicina di precisione che permette di individuare la genomica delle malattie e quindi il trattamento più adeguato attraverso farmaci intelligenti”.

Il macchinario, a 10 anni dalla sua scomparsa, è stato intitolato al professor Antonio Tabilio, straordinario ricercatore ed ematologo perugino. Alla piccola cerimonia di donazione, occasione per spiegare l’importanza di questa apparecchiatura, hanno partecipato anche diversi ricercatori.

Grande la soddisfazione del Comitato “Chianelli” per questo grandi impulso alla ricerca. Perché oltre alla fondamentale opera di assistenza ai malati ed ai loro familiari, il fine ultimo è quello di cercare di sconfiggere la malattia. “Siamo orgogliosi – ha detto Franco Chianelli (nella foto) – di poter continuare ad investire sulla ricerca che è la strada principale per sconfiggere queste terribili malattie. Crediamo in una grande squadra di ricercatori, alcuni dei quali molto giovani e continueremo in ogni modo a sostenere e finanziare il loro importantissimo lavoro”.

Sostenere la ricerca – ha aggiunto il direttore della Azienda ospedaliera, Emilio Duca – è fondamentale per conquistare nuovi spazi nella cura delle patologie. Importantissima resta la collaborazione tra istituzioni e volontariato”.