(Adnkronos) - A quanto apprende l'Adnkronos, da parte del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, c'è una netta chiusura sullo Ius Scholae. Una posizione che deriva da un'analisi del Viminale sulla cittadinanza basata su dati Eurostat. Come ha ricordato il ministro al Meeting di Rimini, l’Italia è il Paese che ha concesso più cittadinanze in Europa ma il Parlamento è sovrano e il dibattito è legittimo. ''Nella sequenza decennale, siamo il Paese al primo posto per concessioni in termini assoluti di cittadinanze che diventano un numero ancora più importante se lo si rapporta al numero della popolazione residente complessiva e ancora più al numero dei cittadini stranieri residenti - ha detto Piantedosi -. In alcuni casi arriviamo in quest'ultimo calcolo a quasi il doppio rispetto a paesi importanti come Germania o Francia''.
Secondo i dati Eurostat, nel decennio 2013-2022 l'Italia ha concesso 1.463.330 cittadinanze, il numero più alto in Europa. L'Italia detiene il record nel 2015, 2016, 2017, 2020 e 2022. Scendendo nel dettaglio degli anni recenti, nel 2023 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana hanno sfiorato i 200.000 (199.995) mentre la Spagna ne ha rilasciate 240.208, la Germania 200.100 e, infine, la Francia 97.288. Se però si osserva il 2022 emerge che nell’Ue sono state in totale 989.940 le persone che hanno acquisito la cittadinanza del Paese in cui vivono, con un aumento di circa il 20% (+163.100) rispetto al 2021: quelle che hanno avuto la cittadinanza italiana sono state 213.716, il 76% in più rispetto al 2021, quando erano diventate italiane 121.457 persone. La maggior parte delle nuove cittadinanze rilasciate nel 2022 è stata quindi concessa dall’Italia (22% del totale dell’Ue), seguita dalla Spagna (181.581 pari al 18% del totale Ue), dalla Germania (166.640, il 17% del totale Ue), dalla Francia (114.500, il 12% del totale Ue) e Svezia (92.200, il 9% del totale Ue).
Nel 2022 sono diventate cittadini italiani soprattutto persone originarie dell'Albania (38mila), Marocco (31mila) e Romania (16mila). Questi tre Paesi rappresentano il 40% delle acquisizioni totali. Al quarto posto il Brasile con 11mila, seguito da India, Bangladesh e Pakistan, che complessivamente hanno registrato 20mila nuove acquisizioni. L’età media delle persone che hanno ottenuto la cittadinanza nei Paesi Ue è di 31 anni. Tra coloro che hanno avuto la cittadinanza italiana nel 2022, il 26% è composto da ragazzi fino ai 14 anni e se si considera anche la fascia di età 15-19 anni, si arriva a comprendere il 37% di tutte le acquisizioni.
(Adnkronos) –
A quanto apprende l’Adnkronos, da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, c’è una netta chiusura sullo Ius Scholae. Una posizione che deriva da un’analisi del Viminale sulla cittadinanza basata su dati Eurostat. Come ha ricordato il ministro al Meeting di Rimini, l’Italia è il Paese che ha concesso più cittadinanze in Europa ma il Parlamento è sovrano e il dibattito è legittimo. ”Nella sequenza decennale, siamo il Paese al primo posto per concessioni in termini assoluti di cittadinanze che diventano un numero ancora più importante se lo si rapporta al numero della popolazione residente complessiva e ancora più al numero dei cittadini stranieri residenti – ha detto Piantedosi -. In alcuni casi arriviamo in quest’ultimo calcolo a quasi il doppio rispetto a paesi importanti come Germania o Francia”.
Secondo i dati Eurostat, nel decennio 2013-2022 l’Italia ha concesso 1.463.330 cittadinanze, il numero più alto in Europa. L’Italia detiene il record nel 2015, 2016, 2017, 2020 e 2022. Scendendo nel dettaglio degli anni recenti, nel 2023 gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana hanno sfiorato i 200.000 (199.995) mentre la Spagna ne ha rilasciate 240.208, la Germania 200.100 e, infine, la Francia 97.288. Se però si osserva il 2022 emerge che nell’Ue sono state in totale 989.940 le persone che hanno acquisito la cittadinanza del Paese in cui vivono, con un aumento di circa il 20% (+163.100) rispetto al 2021: quelle che hanno avuto la cittadinanza italiana sono state 213.716, il 76% in più rispetto al 2021, quando erano diventate italiane 121.457 persone. La maggior parte delle nuove cittadinanze rilasciate nel 2022 è stata quindi concessa dall’Italia (22% del totale dell’Ue), seguita dalla Spagna (181.581 pari al 18% del totale Ue), dalla Germania (166.640, il 17% del totale Ue), dalla Francia (114.500, il 12% del totale Ue) e Svezia (92.200, il 9% del totale Ue).
Nel 2022 sono diventate cittadini italiani soprattutto persone originarie dell’Albania (38mila), Marocco (31mila) e Romania (16mila). Questi tre Paesi rappresentano il 40% delle acquisizioni totali. Al quarto posto il Brasile con 11mila, seguito da India, Bangladesh e Pakistan, che complessivamente hanno registrato 20mila nuove acquisizioni. L’età media delle persone che hanno ottenuto la cittadinanza nei Paesi Ue è di 31 anni. Tra coloro che hanno avuto la cittadinanza italiana nel 2022, il 26% è composto da ragazzi fino ai 14 anni e se si considera anche la fascia di età 15-19 anni, si arriva a comprendere il 37% di tutte le acquisizioni.