Spoleto

Italmatch, la maggioranza “Da Lucidi solo strumentalizzazioni”

Non si placa il dibattito politico sulla Italmatch Chemicals, dopo l’accordo tra il Comune di Spoleto e l’azienda per risolvere il contenzioso relativo al vecchio Piano regolatore generale. A replicare al Movimento 5 stelle, intervenuto nei giorni scorsi con una nota a firma del senatore Stefano Lucidi e del capogruppo comunale Elisa Bassetti, sono i consiglieri di maggioranza (gruppi Rinnovamento e Spoleto Popolare e Sandro Cretoni del gruppo misto).

“Desta sorpresa e dispiace che un soggetto così qualificato, quale è un senatore della Repubblica, continui ad intervenire nel dibattito sulla questione Italmatch riproponendo notizie che non corrispondono alla realtà dei fatti. Il senatore Lucidi nel suo ultimo intervento sull’argomento continua a ripetere che questa amministrazione ha
concesso un ampliamento del sito produttivo dell’Italmatch. Tale affermazione è del tutto falsa perché è stato fatto esattamente il contrario .
Ci sforzeremo qui di ripetere alcune circostanze che il senatore Lucidi avrebbe potuto apprendere sia dai nostri precedenti comunicati sia da un esame attento della sentenza del TAR delll’Umbria e del piano regolatore.

  1. La delocalizzazione prevista nel PRG è stata bocciata con sentenza del TAR dell’Umbria che né ha sanzionato l’illegittimità;
  2. In virtù di tale annullamento, l’Italmatch avrebbe oggi titolo e diritto a presentare richieste per edificare ampliamenti del sito industriale intesi questi come aree coperte destinate alla produzione;
  3. L’accordo raggiunto con l’amministrazione consente solamente di poter edificare locali per stoccaggio o destinate a servizi con un taglio, peraltro, di 11.000 mq sulla superficie industriale complessiva. Quindi viene tagliata sia la superficie complessiva che la stessa possibilità di utilizzare l’area residua ad ampliamenti produttivi ( ma come detto solo a stoccaggio o servizi).
  4. A ciò si aggiunge il taglio totale di superfici edificabili ad uso residenziale previste sulla proprietà Italmatch.
  5. Prevedere la delocalizzazione non significa per nulla che l’azienda dovrà andarsene, ma solo che gli si impedisce di edificare nuove volumetrie. L’azienda quindi potrà restare in quel sito sino a quando vorrà anche con un’eventuale previsione di delocalizzazione.
  6. La valutazione del rischio e delle necessarie cautele per prevenirlo, non è rimessa né al Comune di Spoleto né alla Protezione Civile , ma ad un comitato di varia composizione della Prefettura.

Che poi il senatore Lucidi intenda utilizzare tali argomenti nella campagna elettore, così come lo stesso annuncia, è questione naturalmente legittima. Meno legittimo appare però continuare strumentalmente a scrivere e dichiarare
cose che non corrispondono alla verità dei fatti”.


Infiamma la polemica sulla Italmatch Chemicals, il caso in Parlamento