Spoleto

Istituto Alberghiero “De Carolis” Spoleto sempre più all’avanguardia

L’Istituto alberghiero De Carolis è un orgoglio per la città di Spoleto, perché accoglie oltre 700 studenti, che sono residenti in città, pendolari umbri e convittori provenienti da ogni parte d’Italia, grazie alla buona fama che questa scuola si è guadagnata negli anni.

Non dorme, però, sugli allori: sfruttando al meglio i programmi ed i fondi del Programma Operativo Naizonale (P.O.N.) riesce ad aggiornare ed implementare continuamente le attrezzature laboratoriali.

Tre anni fa è stata allestita la nuova cucina (la quinta!) nella sede centrale, con strumentazioni all’avanguardia tecnologica; quest’anno si sono aggiunti  i tre laboratori nella sede distaccata di Cascia, appena aperta.
Dotazione completata da quattro sale bar, due aule accoglienza e tre aule informatiche (di cui una totalmente Apple). Le classi hanno così tutti gli spazi di cui necessitano. Da notare che anche nei periodi di didattica a distanza i laboratori si sono sempre svolti in presenza, permettendo quindi non solo di apprendere le varie nozioni teoriche, ma di sviluppare competenze e manualità.

Ora si sta lavorando sulle aule, affinché siano tutte dotate o di maxischermo o di lavagna multimediale interattiva. Proprio in questi giorni sono arrivati gli schermi, che vengono montati in previsione del prossimo rientro in aula in presenza.

Inoltre, nonostante gli inevitabili ritardi dovuti alla pandemia, sta per essere completata la nuovissima palestra attigua alla sede centrale ed al convitto.

Siamo orgoglioso di quanto siamo riusciti a fare pur in periodi così complessi. – può ben dire la Dirigente Scolastica Prof.ssa Roberta Galassi – La palestra era per noi importantissima, ed anche avere ora schermi o lavagne multimediali in tutte le classi, non più solo in alcune, è motivo di orgoglio ed opportunità per una didattica più incisiva e moderna. Però devo anche manifestare la mia gratitudine al corpo docente, che ha saputo reagire con prontezza ed efficienza in primavera, quando improvvisamente dovemmo passare alla didattica a distanza e ci siamo riusciti, e poi in questo autunno, dove sia io che gli studenti abbiamo notato grande impegno ed efficacia”.