I presupposti per l’insolvenza della Isotta Fraschini ci sono, ora il tribunale di Spoleto si è preso alcuni giorni di tempo per decidere sulla nomina dei tre commissari giudiziali proposti dal ministero dello sviluppo economico. Si tratta del professor Simone Manfredi, dell’ingegner Marco Sogaro e dell’avvocato Marco Franceschini. Toccherà a loro tre, una volta ottenuto l’incarico, verificare l’ammissibilità dell’azienda di Santo Chiodo alla procedura di amministrazione straordinaria (la cosiddetta Prodi bis). Per farlo avranno all’incirca un mese di tempo, periodo al termine del quale dovranno presentare un’apposita relazione. Se la Prodi bis dovesse scattare i tre diverrebbero automaticamente commissari straordinari.
Gestione unitaria – Ma a rischio, come emerso anche dai recenti tavoli ministeriali, non c’è solo il futuro dell’azienda spoletina che produce alluminio, bensì tutti i poli produttivi del gruppo, specie dopo il sequestro dei beni operato dalla Guardia di Finanza ai danni dei vertici della holding Casti. Proprio in virtù dei sequestri è la Procura della Repubblica di Spoleto a detenere attualmente la maggioranza delle quote del Gruppo. Nell’udienza odierna il PM Gennaro Iannarone ha dichiarato parere favorevole alla procedura di amministrazione straordinaria dell’Isotta Fraschini – sottolineando che in caso contrario il fallimento non potrebbe essere in alcun modo evitato – ma ha anche sottolineato la volontà di rinnovare le cariche amministrative del Gruppo in direzione di una gestione unitaria di tutti gli stabilimenti.
Nuovi amministratori – Tramite il custode giudiziario la Procura ha nominato i tre commissari (Eros Faina, Francesco Sardegna e il dottor Campagna) che avranno l’incarico di gestire tutte le società del Gruppo fino a quando i beni appartenenti alla proprietà rimarranno sotto sequestro. A quanto è stato possibile apprendere anche in questo caso dovranno passare alcuni giorni prima che il loro incarico sia effettivo.
Cassa integrazione – Ciò che si augura la maggioranza dei dipendenti degli stabilimenti spoletini (Ims e Isotta Fraschini) è che a stretto giro i commissari firmino l’estensione della cassa integrazione ordinaria, oltre ovviamente a risolvere i problemi legati agli stipendi arretrati. Alcuni lavoratori ed Rsu, presenti oggi in tribunale, hanno chiesto lumi direttamente ai commissari incaricati dalla Procura senza però ottenere particolari delucidazioni.
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