Musica, arte e teatro. Ma anche una mostra mercato del libro e spettacoli per i più piccoli. L’Isola del Libro Trasimeno è tornata, dopo un mese di pausa, con il suo fine settimana più intenso e ricco di appuntamenti, che si terranno ancora una volta nella cornice di Passignano sul Trasimeno, che quest’anno ospita la kermesse.
Ad aprire il weekend ferragostano, che andrà avanti con tanti eventi fino a lunedì 14, è stata sabato mattina l’inaugurazione della mostra del pittore Mauro Capitani, alla Rocca del borgo affacciato sul lago, che sarà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 31 agosto. Le opere esposte sono state presentate dal “collega” di Capitani, il pittore Graziano Marini, il fondatore della manifestazione Italo Marri ed il sindaco di Passignano, Ermanno Rossi. «Mauro, con la sua articolata e profonda passione per l’arte, ha attraversato come un nomade quasi un secondo di correnti – ha sottolineato Marini nel corso della presentazione – dal futurismo al realismo al surrealismo, attraverso una rinnovata lettura delle contaminazioni della superficie, rivendicando alle ragioni primitive dei linguaggi i più sofisticati giochi ottici». Il primo cittadino di Passignano ha invece ringraziato Marri per aver portato la manifestazione a Passignano, «un’isola felice del lago, oggi anche membro dell’Unione dei comuni del Trasimeno. E lo ringrazio per averci dato la possibilità di ospitare le opere di un grande pittore che lavora da 50 anni: mi piacciono i colori e questi quadri sono il risultato di qualcosa che viene dall’anima».
Mauro Capitani, pittore originario di San Giovanni Valdarno, espone dal 1967 in Italia e all’estero. Già nel 1986 viene segnalato dallo scrittore e critico Ferdinando Donizzelli come artista di particolare interesse nel “Catalogo dell’arte moderna – gli artisti italiani dal Primo Novecento ad oggi”, mentre Tommaso Paloscia lo annovera tra i protagonisti della pittura tra il 1970 e il 2000. Punto di riferimento della sua produzione è l’imponente monografia “Mauro Capitani – sulle rotte del mio tempo” curata da Giovanni Faccenda, nella collana “Artisti italiani del secondo novecento”, edizioni Granducale, presentata all’Archivio di Stato di Firenze dal professor Antonio Paolucci. Lo stesso Paolucci – ex ministro per i beni culturali e ambientali e direttore dei Musei Vaticani – curerà un saggio critico nel secondo catalogo ragionato dell’opera di Capitani, in preparazione, dal nome “Mauro Capitani – cinquant’anni di pittura, opere tra il 1967 e il 2017”, a cura di Giammarco Puntelli.
La mostra raccoglie 20 dipinti dal 2005 al 2016, nei quali a saltare all’occhio è il colore, frutto di esperienze diverse. «Per me la pittura è fatta con i mezzi tradizionali, pur essendo moderna – ha spiegato Capitani – con il colore e il pennello. Un artista deve avere le basi per fare il pittore, deve essere un artigiano, come diceva De Chirico. Elemento importante è la soggettività ma esiste anche una oggettività fatta di tecniche, mestieri e conoscenze. Innanzitutto quella della storia dell’arte».
La prima giornata della seconda parte dell’Isola del Libro è proseguita poi in serata con la presentazione, sempre alla Rocca di Passignano, del libro “Perugia a luci rosse” di Sandro Allegrini. Il giornalista, perugino doc, nel libro affronta il tema della prostituzione a Perugia, partendo dal periodo medievale fino ad arrivare all’età contemporanea. In particolare fino agli anni in cui fu approvata la legge Merlin che mise fine alla case chiuse. In compagnia dell’autore, coordinati e introdotti dall’editore Gianluca Galli, anche il medievista Franco Mezzanotte, il medico Mario Tomassini e l’attrice Isabella Giovagnoni.