Il potere benefico della musica per tutti gli organismi viventi, dalle piante agli animali agli esseri umani. È questo il tema del libro del maestro Peppe Vessicchio “La musica fa crescere i pomodori” (Rizzoli), un’autobiografia ma anche un racconto scientifico dei suoi esperimenti di musicoterapia. Il celebre compositore, direttore d’orchestra e professore di Amici ha presentato il volume sabato sera, 21 settembre, in un incontro dell’Isola del Libro Trasimeno all’Hotel Lidò di Passignano. Moltissime persone hanno ascoltato il maestro ricordare gli inizi della sua carriera – partita dopo la rinuncia agli studi di architettura – e gli anni della grande popolarità.
Una carriera, quella di Vessicchio, ricca di grandi collaborazioni e legata a doppio filo al Festival di Sanremo, per il quale è divenuto una figura iconica anche grazie al suo aspetto e alla sobrietà caratteriale. Ma il centro della presentazione è stato un cambiamento improvviso avvenuto nella vita del maestro.
“La musica mi ha regalato tanto in termini di gratificazione personale e benessere – ha detto Vessicchio intervistato da Gianluca Prosperi – ma quando mi sono accorto che il mio lavoro era diventato troppo ripetitivo e commerciale, ho deciso di tornare alle origini e riconquistare la passione per la ricerca”. “Non una un’abiura totale alla musica leggera – specifica – ma una necessità di guardare alle note più nel profondo”. Questa esigenza di curiosità è stata alla base del lavoro di ricerca di Vessicchio circa gli effetti dei suoni gradevoli sugli esseri viventi. Insieme a un piccolo gruppo di collaboratori, il musicista ha effettuato esperimenti in centri sanitari come il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale oncologico di Paola. E poi, spostandosi dai pazienti alle piante, in una serie di serre di proprietà di alcuni contadini. In tutti i casi il risultato è stato il medesimo: la musica migliora lo stato di salute degli uomini così come delle piante. Ma non tutta la musica, per la verità. Quale? “Di sicuro quella di Mozart – spiega il compositore – per la perfezione e il gusto per la sorpresa. Già quella di Beethooven, ad esempio, non porta gli stessi vantaggi: perché è più prevedibile e come tale più depressiva”.
Alla presentazione del libro di Vessicchio era presente anche la moglie del musicista, Enrica Mormile, che nella stessa serata ha presentato il suo primo romanzo, intitolato “Il viale dei cancelli” (Albatros). Un giallo che ha per protagonista un giornalista chiamato a scrivere un reportage su un piccolo paese italiano. Alcuni passaggi del libro sono stati letti nel corso della serata dall’attore Andrea Rizzoli.