Si chiama Isola del libro Trasimeno ma ormai non sono solo i libri e la scrittura a esserne protagonisti. Da quando la rassegna letteraria ideata da Italo Marri ha trovato ospitalità a Passignano sul Trasimeno, infatti, l’offerta culturale si è allargata arrivando a comprendere intrattenimenti musicali ed esposizioni d’arte. In questa sesta edizione, per esempio, dopo la mostra fotografica di Sandro Vannini e quella delle opere di Michaela Chiodini, nella Rocca medievale del borgo sta per essere inaugurata la mostra ‘Lacustre’ del maestro Giuliano Giuman. Il taglio del nastro è previsto per sabato 18 agosto alle 18 e l’esposizione rimarrà allestita fino al 23 settembre.
Due le opere che saranno visibili al pubblico: ‘Lacustre’, che dà anche il titolo all’evento, e una scultura in legno. “Trovo molte affinità tra la pittura-scultura di Giuliano e il libro, come fra la sua pittura e la musica, antico suo amore mai spento – commenta Anton Carlo Ponti, direttore artistico dell’Isola del libro Trasimeno –. Un lungo viaggio, questo di Giuliano Giuman, una camminata nella storia e nella bellezza, inossidabile come i vetri variopinti e contorti, addomesticati e plasmati come fildiferro o elastici di gomma, dove il colore colato e poi indurito si fa arcobaleno e prisma sprizzante messaggi di luce. Sposando telo e vetro in audace e armoniosa ibridazione”
Giuliano Giuman nasce a Perugia nel 1944. La sua formazione è musicale, ma inizia a dipingere nel 1964 seguendo gli insegnamenti del maestro futurista Gerardo Dottori. Dal 1972 lavora per 10 anni sul tema dell’ombra. Oltre alla pittura, per la sua ricerca utilizza altre espressioni quali la fotografia, la musica, l’installazione e la performance. Comincia nel 1982 a concentrare il suo lavoro sul rapporto tra pittura e musica. Nel 1985 inizia a lavorare anche su vetro che diventerà il supporto principale di caratterizzazione tecnica della sua arte. Ha tenuto oltre 100 mostre personali e 200 collettive in musei, gallerie e spazi pubblici, in Italia e all’estero.