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Investimenti imprese, c’è Smart attack: Regione Umbria in campo con 25,5 milioni

La Regione Umbria scende in campo per far ripartire investimenti da parte delle imprese, soprattutto per favorire digitalizzazione e efficientamento energetico.

Si chiama “Smart Attack” la manovra che vale 25,5 milioni di euro e composta da cinque differenti avvisi ed ha come denominatore comune la volontà di promuovere la trasformazione digitale e 4.0 delle piccole e medie imprese e di favorire progetti per l’efficientamento energetico, presentata questa mattina dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, dall’Amministratore Unico di Sviluppumbria Michela Sciurpa e dal Presidente di Gapafin Carmelo Campagna.

Tesei: importante ripartire dagli investimenti nelle imprese

“E’ di straordinaria importanza – ha dichiarato la presidente Tesei – ripartire dagli investimenti in un momento come questo. La nostra regione merita di convertire la crisi scatenata dalla pandemia in un’opportunità per riacquisire competitività a livello nazionale. La transizione digitale delle PMI è la chiave di volta per avviare un processo di rilancio del tessuto economico che sia duraturo e che permetta alle nostre imprese di innovare profondamente i propri processi produttivi”.

Per la presidente, dunque, “si tratta di risorse molto significative che vanno ad aggiungersi alle tante altre che stiamo mettendo a disposizione di tutto il sistema economico regionale per favorire al massimo la ripresa economica ed occupazionale, con una attenzione particolare verso le donne ed i giovani”. La Presidente ha quindi rivolto un ringraziamento ed un apprezzamento particolare per il lavoro svolto dall’assessore Fioroni e da tutto il suo staff “che è da tempo molto impegnato nella definizione di queste importanti misure economiche”.

Fioroni: visione di lungo periodo

   L’assessore Michele Fioroni, che ha illustrato nel dettaglio i vari interventi della manovra, ha sottolineato che “Smart Attack è la nuova sfida che la Regione vuole lanciare alle imprese. È essenziale far ripartire gli investimenti produttivi con una visione di lungo periodo, che supporti concretamente le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale, e intervenga in maniera mirata in particolare a favore del settore manifatturiero. Un comparto che è infatti fondamentale nella economia nazionale e regionale ma che rischia di perdere competitività proprio a causa del ritardo nell’adozione di tecnologie digitali”.

   “In quest’ottica – ha aggiunto Fioroni –  sono stati previsti strumenti differenti a seconda della taglia dell’investimento e delle imprese proponenti. Le realtà più piccole potranno beneficiare di finanziamenti con parte a fondo perduto, quelle più grandi della possibilità di realizzare progetti di investimento complessi, in cui l’acquisto dei beni produttivi sia accompagnato da investimenti in digital transformation. Anche per le aree di crisi complessa la sfida si gioca su digitale e impresa 4.0, e verranno premiate le proposte più innovative”.

Riconosciute spese anche per consulenza e formazione

    L’assessore Fioroni ha inoltre aggiunto che “per quanto la sfida della trasformazione 4.0 sia complessa, sarà una sfida condivisa, in cui verranno messi a disposizione strumenti ad hoc. Premialità e maggiorazioni del contributo saranno infatti destinate alla realizzazione di digital assessment, fondamentali per le imprese per comprendere il loro livello di maturità tecnologica e il percorso da intraprendere per convertire i propri processi produttivi in chiave digitale. Per la prima volta verranno riconosciute le spese di consulenza e di formazione, nella consapevolezza che è necessario supportare con competenze specialistiche definizione e implementazione delle strategie 4.0”.

L’Assessore ha infine concluso con un commento sul Bando Energia “una misura molto richiesta dalle imprese, che vuole spronare interventi di efficientamento energetico e riduzione delle emissioni, e in cui la Regione sta predisponendo degli importanti meccanismi di semplificazione. Non bisogna inoltre sottovalutare l’effetto combinato della manovra, che dà alle realtà del nostro territorio la possibilità di progettare investimenti complessi – ha concluso l’assessore –  ricorrendo a strumenti differenti ma fortemente integrati tra di loro”. 

Investimenti imprese, i 5 bandi nel dettaglio

Per quanto riguarda gli avvisi nel dettaglio, cinque sono le misure dedicate agli investimenti e due quelle per nuove imprese.

Nello specifico, con il Bando Small la Regione destinerà 4 milioni di euro a favore di investimenti, da 25.000 a 50.000, destinati alla transizione digitale delle micro e piccole imprese nel settore di produzione, commercio e artigianato. Lo strumento, gestito da Gepafin, prevede la concessione di un finanziamento di cui il 40% a fondo perduto e in cui verrà riconosciuto il rimborso completo del digital assessment. Le imprese potranno effettuare gli assessment digitali in una delle strutture riconosciute dal Mise (portale Atlante i4.0) e riceveranno così un’importante premialità anche in termini di punteggio nella graduatoria.

Il Bando MEDIUM, in linea con l’avviso appena descritto, finanzierà gli investimenti da 50.000 a 150.000, oltre che in digital transformation, anche in impresa 4.0. Le risorse stanziate sono 4 milioni di euro e sarà destinato alle piccole e medie imprese operanti negli stessi settori previsti nel bando SMALL. In questo caso, il finanziamento prevederà la remissione del debito fino al 35% dell’investimento, con una maggiorazione del 5% in caso di aumento occupazionale, e con il rimborso del digital assessment.

In entrambi i Bandi è previsto il riconoscimento delle spese per consulenza e formazione.

Il Bando LARGE, gestito da Sviluppumbria come organismo intermedio, sarà invece rivolto alle PMI operanti nel settore della produzione e finanzierà, con un contributo a fondo perduto, progetti di investimento da 150.000 a 1.500.000 euro. Rispetto ai precedenti avvisi destinati ai beni produttivi, l’avviso è stato profondamento rinnovato, prevedendo anche investimenti in digital trasformation, consulenze e la volontà di premiare i progetti particolarmente innovativi, attraverso un processo di valutazione che coinvolgerà centri di competenza in impresa 4.0. La misura rappresenterà un importante stimolo agli investimenti, prevedendo una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, il doppio rispetto ad avvisi similari pubblicati negli scorsi anni.

Sulla scia dei Bandi agli investimenti sopra descritti, si inseriscono anche gli Avvisi destinato alle aree di crisi complessa. Le risorse a disposizione sono 4,5 milioni di euro (3 milioni circa per l’area Terni-Narni e 1,5 milioni per quella “Ex-Merloni”) e i beneficiari sono le MPMI nel settore della produzione. Un avviso molto simile al LARGE ma, anche in questo caso, profondamente rinnovato rispetto al passato e che, prevedendo anche investimenti in digital transformation e consulenze, oltre a quelli in beni produttivi (impresa 4.0 e non), punta a spingere le imprese a ripartire con progetti innovativi. Il Bando è già stato pubblicato nel B.U.R. il 13 aprile scorso e sarà possibile presentare le domande dal 5 maggio al 15 giugno.

   Infine, il Bando ENERGIA stanzierà fino ad un massimo di 3 milioni di euro a favore degli investimenti, da 50.000 fino ad un massimo di 500.000 euro, mirati ad aumentare le prestazioni delle imprese in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Un avviso che punta a finanziare sia le spese per gli impianti che quelle connesse a lavori e progettazione e che sarà semplificato rispetto al passato, con l’utilizzo dei costi standard.

Il ruolo di Sviluppumbria

   Ha espresso particolare soddisfazione per la manovra anche l’Amministratore Unico Michela Sciurpa la quale si è dichiarata “entusiasta per il ruolo affidato a Sviluppumbria in un progetto di politica industriale così importante. L’Agenzia regionale” ha aggiunto “sta acquistando un ruolo sempre più centrale nelle politiche di sviluppo per il territorio, che si esplica in un ampio ventaglio di attività che vanno dalla  co-progettazione delle misure con gli stakeholder territoriali, alla stretta collaborazione con le strutture regionali per la realizzazione e la gestione dei Bandi fino all’attivazione di una presenza capillare sul territorio per garantire un’attività di accompagnamento alle imprese sempre più mirata e qualificata”.

  Il Presidente di Gepafin Carmelo Campagna, ha per parte sua affermato che la manovra rappresenta “una sfida importante per le diverse realtà locali, soprattutto quelle più piccole, per cui strumenti di finanza ad hoc e meccanismi per aumentare la liquidità possono risultare fondamentali per ricominciare ad investire nel futuro. Una manovra che sosterrà le imprese, soprattutto le più piccole, nel processo di digitalizzazione, assolutamente necessario per aiutarle ad aumentare la loro capacità di produrre ricavi e gestire meglio il debito”.