Un cartello intimidatorio affisso con due puntine da disegno sul portone di casa di una giornalista di Spoleto. E’ successo nelle ultime ore ed il fatto è stato segnalato ai carabinieri.
Le parole offensive – rivolte a tutta la categoria giornalistica – sono state scritte su un cartoncino ed indirizzate ad Antonella Manni. Un fatto purtroppo non nuovo per la collaboratrice dell’edizione locale del Messaggero, che già 4 anni fa fu al centro di un episodio simile. Anche allora l’intimidazione fu denunciata all’Arma dei carabinieri.
A condannare l’accaduto è l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, che in una nota “esprime piena solidarietà alla collega spoletina Antonella Manni, giornalista de Il Messaggero, per il grave atto intimidatorio di cui è stata vittima in queste ore. Questa mattina sul portone della sua casa la scoperta di un cartello che recava parole offensive e minacciose nei confronti di tutta la categoria così apostrofata: “Giornalisti, infami, chiacchieroni, vere vipere, velenosi, «spoletini», falliti, venduti”. Un atto gravissimo che colpisce per la seconda volta un collega di Spoleto – è in corso un processo per querela temeraria in cui ci siamo costituiti parte civile (quello al giornalista di Tuttoggi.info Carlo Ceraso, ndr) -, che si inserisce in un clima esacerbato e generalizzato di duro attacco e delegittimazione della stampa in tutta Italia.
E in questo caso ancor più lesivo di tutto il mondo della stampa venendo a colpire una giornalista impegnata negli organi di categoria, componente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti umbri. Un attacco diretto al cuore dell’informazione, della sua autonomia, dell’insopprimibile libertà di informazione e critica da sempre alla base di ogni società civile e democratica. Siamo e saremo a fianco di Antonella Manni e de Il Messaggero in tutte le azioni che intenderanno intraprendere ora e in futuro”.
Sull’episodio interviene anche l’Asu, il sindacato dei giornalisti.
“L’Associazione stampa umbra esprime vicinanza e solidarietà alla collega Antonella Manni de Il Messaggero che oggi è stata oggetto di una vile intimidazione. Il sindacato dei giornalisti umbri esprime inoltre netta condanna per un gesto inqualificabile, che colpisce una giornalista e l’intera categoria ed è pronta, insieme alla FNSI, ad offrire alla collega tutto il sostegno di cui necessita. Chiediamo alla autorità competenti di far luce al più presto sull’accaduto affinché ogni professione, e dunque anche quella giornalistica, possa esser svolta in piena sicurezza. Quello diretto alla collega Manni è un atto ingiurioso e vigliacco che colpisce l’intera collettività, perché il tentativo di intimidire la libertà di stampa è anche un tentativo di minare la democrazia. Ogni azione messa in atto per impedire l’attività di informazione, da quella intimidatoria alle querele temerarie, va arginata e condannata senza indugio e con la massima determinazione. A ciò devono fare fronte comune tutti gli organismi di categoria”.
“Esprimo piena e totale solidarietà alla giornalista Antonella Manni del Messaggero per l’inqualificabile atto intimidatorio di cui è stata vittima nella giornata di ieri”. Così il neo sindaco di Spoleto, Andrea Sisti all’indomani della notizia.
“La libertà di stampa, che rappresenta l’espressione della più ampia libertà di pensiero riconosciuta dalla nostra Costituzione, assume un rilievo fondamentale in un sistema democratico come il nostro. Non sono quindi accettabili e vanno sempre condannati tutti quei comportamenti volti a delegittimare e a offendere il ruolo ed il lavoro del giornalista.
Nella nostra comunità i giornalisti e le giornaliste svolgono con grande dignità e professionalità il proprio lavoro, adempiendo quotidianamente ad un’opera di informazione su temi di interesse pubblico che ritengo quanto mai fondamentale.
Da parte mia, in qualità di sindaco e della giunta il mondo dell’informazione avrà sempre interlocutori seri ed affidabili, sempre nel pieno rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità”.