Perugia 20 novembre 2007 – Con un'interrogazione a risposta immediata (question time) il consigliere regionale Giancarlo Cintioli (Ds-l'Ulivo) interroga la Giunta circa le “azioni che si intende intraprendere affinché nella Legge Finanziaria 2008, attualmente all'esame della Camera, venga data piena attuazione agli impegni assunti dal Governo rispetto al sisma che nel 1997 interessò il territorio umbro e marchigiano”. In particolare, l'attenzione del Consigliere regionale si rivolge ad alcune questioni di particolare attualità. In primo luogo la restituzione della cosiddetta “busta pesante”, il personale assunto negli enti in seguito al sisma, il rifinanziamento degli interventi di ricostruzione e la proroga dell'Iva.Il consigliere Cintioli evidenzia che il disegno di legge della Finanziaria 2008, al momento, contiene solo una parziale risposta a queste problematiche perché mette a disposizione un “contributo” pari a 47 milioni di euro che consentirà ai cittadini umbri e marchigiani di restituire il 50 per cento di quanto dovuto in un lasso di 10 anni, mentre in passato, per calamità simili, i cittadini piemontesi e siciliani hanno restituito soltanto il 10 per cento del dovuto. Manca inoltre una adeguata copertura finanziaria anche per il decalage quinquennale per i contributi per i Comuni e per il personale (circa 23 milioni di euro) visto che la somma è stata calcolata sulla base di quella assegnata con la Finanziaria dello scorso anno.L'esponente della maggioranza ricorda poi che “per uscire dall'emergenza, il tavolo istituzionale attivato da tempo presso Palazzo Chigi e coordinato dal sottosegretario Enrico Letta, aveva come obiettivo quello di costruire un pacchetto di norme e di risorse da inserire anche nella Finanziaria 2008 al fine di trovare una soluzione definitiva per la cosiddetta ‘busta pesante' ossia la restituzione dei tributi e contributi sospesi al momento del sisma; per individuare un ‘decalage' quinquennale per compensare i minori introiti dei Comuni derivanti dalla sospensione, relativamente agli edifici oggetto di ordinanza di sgombero, del pagamento dell'Ici, delle imposte sulla nettezza urbana e sulla pubblicità nonché per le spese per il personale assunto a tempo determinato dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni per il supporto tecnico-amministrativo alla ricostruzione. Si doveva individuare – aggiunge Cintioli – anche un ulteriore rifinanziamento degli interventi per la ricostruzione per permettere alle due Regioni di continuare, senza soluzioni di continuità, l'opera di ricostruzione degli edifici pubblici e privati e dei beni culturali danneggiati dal sisma come pure attuare una proroga fino al 31 Dicembre 2012 della possibilità di detrazione dell'Iva sui lavori di ricostruzione non coperti dal contributo dello Stato”.Per Cintioli è fondamentale che nel proseguo della discussione della Finanziaria 2008 “vengano accolte le istanze dell'Umbria e delle Marche tanto più che nel corso dell'esame del testo della finanziaria al Senato, alcuni senatori del centro sinistra avevano presentato emendamenti per garantire una migliore copertura dei contributi per i comuni e per le spese per il personale oltre ad un ulteriore finanziamento della ricostruzione. Tali emendamenti – dice Cintioli – sono stati ritirati e sostituiti da un ordine del giorno votato all'unanimità e accolto dal Governo, con l'impegno di effettuare una nuova valutazione per reperire le risorse occorrenti nel passaggio della Finanziaria alla Camera. Se queste richieste – conclude Cintioli – non troveranno un positivo accoglimento, per la prima volta, a partire dal 1998, non verranno assegnati fondi per la ricostruzione post-sismica compromettendone così la prosecuzione e il completamento con gravi ripercussioni nello sviluppo socio-economico del territorio”.