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INTERROGAZIONE DI AN IN REGIONE SUL COSTO DELLE CONSULENZE DI ” PARTITO”

“Stipendi più che consulenze”. Questa l'obiezione mossa da Franco Zaffini che annuncia un'interrogazione per chiedere conto alla Presidente delle ingenti e sistematiche cifre erogate a presunti esperti, tra cui si ravvisano ‘singolari omonimie' con conosciuti uomini di partito. Come nel caso dell'assessore alle politiche sociali di Trevi o del capogruppo del Pd di Foligno, giusto per citare due illustri esempi. “Molte di queste consulenze- sostiene l'esponente di An-Pdl- hanno una cadenza così regolare più assimilabili a buste paga che a retribuzioni per collaborazioni esterne”. Secondo il consigliere di centro destra, dopo il passo importante verso i cittadini compiuto con l'operazione ‘trasparenza' è opportuno che le amministrazioni pubbliche regolino meglio i rubinetti degli emolumenti per le prestazioni specialistiche. “E' il momento di passare all'operazione ‘pudore' – ironizza Zaffini- sennò si rischia di fare la parte dei ‘cornuti e mazziati' di fronte a consulenze ripetute negli anni o di cifre che si aggirano intorno ai cento mila euro per incarichi di discutibile rilievo. Certo che a leggere oggetti d'incarico come ‘Validazione e coerenza statistico scientifica delle informazioni epidemiologiche acquisibili dall'osservatorio epidemiologico' viene il mal di testa e verrebbe da pensare, anche, che i cento mila euro se li meriterebbe il dirigente capace di un titolo tanto fantasioso più che il consulente chiamato per il parere!”

“Pur non entrando nel merito di scelte eticamente censurabili – conclude Zaffini- come quelle di affidare incarichi esterni, non a veri e propri esperti, ma a un rappresentante istituzionale di una pubblica amministrazione locale o ad un noto esponente di partito, ho il dovere, prima come cittadino che come consigliere regionale, di conoscere come viene gestita la spesa pubblica dell'Umbria. Se questi sono i costi della politica regionale, in un momento di crisi che li rende ancor meno sopportabili, è opportuno che chi gode di queste ‘doppie entrate' abbia, quanto meno, il buon gusto di non lamentare presunti tagli alle politiche sociali da parte di un Governo che, al contrario, ha già ampiamente dimostrato di essere vicino alle famiglie introducendo il Bonus Bebè e un milione di ‘social card'. Mediti, piuttosto, se ad essere tagliati non debbano essere proprio questi emolumenti ‘extra'!”