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Interrogazione della Filipponi su sistema videosorveglianza cittadino

Il capogruppo in Consiglio Comunale di Impegno Civile, Stefania Filipponi, ha inviato un’interrogazione al sindaco del Comune di Foligno, Nando Mismetti, in merito al sistema di video sorveglianza della città. Questo il testo:

“Premesso che:
– Nelle linee programmatiche di mandato 2009/2014 era previsto, tra l’altro, l’attivazione del sistema di video sorveglianza;
– Con delibera C.C. n. 15 del 12/3/2010 è stato approvato il Regolamento Videosorveglianza, attualmente in fase di modifica;
– L’art. 10 del regolamento prevede che la conservazione dei dati, delle informazioni e delle immagini raccolte è limitata, a norma di legge, a 7 giorni successivi alla rilevazione e il successivo art. 11 disciplina il sistema di registrazione delle immagini che deve avvenire, presso la sede appositamente predisposta nel Palazzo Trinci, ad alta risoluzione.

Appreso che:
– Numerosi cittadini vittime di aggressioni o scippi, ovvero proprietari di immobili danneggiati da atti vandalici, hanno richiesto, anche attraverso forze di Polizia, di poter accedere ai dati per individuare i responsabili;
– I dati forniti dal Comune sono risultati inutilizzabili perché a bassa risoluzione e, in taluni casi, non è stato fornita risposta in quanto i dati stessi erano stati cancellati prima della scadenza del termine previsto.
Ritenuto inoltre che:
– Le finalità dell’impianto sono anche quelle di: a) prevenire atti di vandalismo sui beni pubblici; b) prevenire situazioni di degrado urbano che favoriscano l’insorgenza di fenomeni criminosi; c) tutelare la sicurezza urbana; d) monitorare le zone esposte ad atti vandalici; e) tutelare il patrimonio storico ed artistico della città; f) fornire alle competenti autorità eventuali elementi utili ai fini delle attività e delle indagini di polizia giudiziaria.
– Nei mesi scorsi in Via XX Settembre e in Corso Cavour si sono verificati ripetuti episodi di danneggiamento di fioriere e nei confronti di esercizi commerciali ma, nonostante che nelle zone fossero istallate telecamere, non è stato possibile risalire ai responsabili;
– Ciò ha portato i cittadini a ritenere che l’impianto di video sorveglianza sia del tutto inadeguato e forse inutile per il raggiungimento delle finalità prefissate

Tutto ciò premesso e ritenuto si

CHIEDE
a) Se quanto appreso risponde a verità;
b) Quanti sono i cittadini che, anche attraverso le forze di polizia, hanno richiesto l’accesso ai dati;
c) Quante istanze di accesso hanno ottenuto positivo riscontro;
d) I motivi per cui le immagini risultano sfocate ed inutilizzabile, atteso che la registrazione delle stesse deve avvenire ad alta risoluzione.
e) Se l’impianto di video sorveglianza sia risultato utile per il raggiungimento delle finalità prefissate e se gli atti vandalici e gli episodi criminosi risultano diminuiti nelle zone sottoposte a video sorveglianza ed in quale percentuale.

Ai sensi e per gli effetti dell’art.17 Regolamento Consiglio Comunale, si chiede che la risposta venga fornita per iscritto, entro i termini regolamentari.”