“Situazione cinghiali fuori controllo”. E’ il sunto più che esplicativo della lettera inviata alla Regione Umbria (nello specifico al ‘Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistica) da Fabio Vergari, sindaco di Scheggia e Pascelupo, un piccolo Comune della Fascia appenninica in balìa degli ungulati.
In questi giorni, infatti, l’annosa situazione di pericolo e danni a colture e aree verdi pubbliche (e non), determinata proprio dalla presenza di branchi di cinghiali vaganti “è andata maggiormente aggravandosi” sottolinea il primo cittadino, la cui missiva è arrivata per conoscenza anche a Prefetto, Corpo Forstale, Direzione Parco Monte Cucco e ai sindaci dei Comuni “limitrofi” di Fossato di Vico, Sigillo e Costacciaro.
Un branco nutrito di questi animali, ormai da qualche settimana, stazionerebbe al limite dell’abitato di Scheggia, dove ogni notte crea notevoli disagi alla quiete pubblica, con rischi per la sicurezza dei cittadini e per la viabilità urbana ed extraurbana (nella foto un attraversamento proprio a Scheggia di qualche mese fa) con conseguenti danni a persone e cose, “aspetto, quest’ultimo, ben noto e da lungo tempo posto all’attenzione delle istituzioni regionali sia da singoli cittadini che da istituzioni locali”.
Nelle notti di quest’ultima settimana, in particolare, un branco non inferiore a 40 capi ha distrutto quasi completamente il parco esterno al cimitero del capoluogo ed entrando nel campo da calcio, nonostante la recinzione, ne ha rovesciato il manto erboso in molte parti. “I danni in queste due aree – fa sapere Vergari – sono già da oggi gravi e rilevanti e in mancanza di interventi d’urgenza immediati e risolutivi andranno sempre più aggravandosi notte dopo notte”.
Al sindaco, nel corso di un incontro appositamente convocato con i responsabili della squadra di cinghialisti di Scheggia, sarebbe pure arrivata da quest’ultimi una segnalazione precisa sul luogo ove il branco si “rimette” durante il giorno: “Qualora la squadra o alcuni suoi componenti fossero autorizzati a intervenire in osservanza del Regolamento, sarebbero in grado di abbattere un numero considerevole di esemplari e quindi mitigare in parte i disagi. Questa possibile soluzione vuole essere un deciso suggerimento, pur restando aperto a considerare qualsiasi altra idea proveniente dalla Regione, anche attraverso un incontro istituzionale, purché finalizzata a risolvere una problematica non più procrastinabile”.
“Da troppo tempo si deve sopportare questo stato di fatto che si aggrava giorno dopo giorno – conclude il sindaco di Scheggia e Pascelupo – Da una parte c’è l’indecisione delle istituzioni preposte e dall’altra l’esasperazione della cittadinanza, che si ritrova a dover convivere con quei problemi di incolumità, danno e pericolo durante gli spostamenti in auto. Da troppo tempo ogni segnalazione è rimasta lettera morta, ogni azione impantanata in pastoie burocratiche e ogni decisione presa si è dimostrata non risolutiva. Adesso non è più tempo di perdere tempo”.